La Sardegna piange 16 vittime. 2 bambini strappati alla vita.Bilancio destinato a salire

Una tragedia, la Sardegna trema dopo il nubifragio che ha strappato la vita a 17 persone. Due i bambini che non sono stati risparmiati. La Sardegna affoga, fiumi incontenibili che hanno invaso strade e intrappolato la gente nelle case. Scantinati allagati, macchine che navigano, famiglie che pregano, paesi evaquati, strade provinciali chiuse. I centralini di vigili del fuoco, protezione civile e 118 squillano in continuazione, sono ormai intasati. Anche l’esercito di Macomer si è diretto su Olbia, dove sono stati registrati il maggior numero di morti. L’intera isola è in uno stato di calamità naturale, mai vista una tragedia di queste dimensioni. Una donna sarebbe annegata in un canale nella zona Bandinu, il quartiere che si estende tra il Tribunale e lo stadio Bruno Nespoli. Solo a Olbia i morti diventano 9, il che vuol significa tredici in Gallura e il bilancio dunque salirebbe a diciotto in tutta la Sardegna.

“E’ intollerabile – ha sottolineato Gabrielli, capo della protezione civile – che in un Paese civile si registri un numero così alto di morti ogni volta che piove. I danni si riparano, ma le vite umane non si recuperano. E’ da troppo tempo che giro l’Italia a contare i morti”. La situazione non è sottocontrollo perchè ci sono stati più di 650 interventi dei vigili del fuoco, l’ente foreste monitora la zona e si dirige in quelle più impervie, volontari su tutti i fronti, arrivano ancora telefonate che annunciano dispersi. Il traffico in tutta l’isola è bloccato e si attendono le previsioni meteo delle prossime ore per capire come si devono comportare i cittadini che sono stati fatti evacuare. Il premier Enrico letta ha definito “tragedia nazionale” l’alluvione in Sardegna. “Abbiamo deciso – ha detto – di fare subito il Consiglio dei ministri per dichiarare lo stato di emergenza, che consente di avere immediatamente regole per interventi più rapidi e di individuare un primo ammontare di risorse per le primissime emergenze emerse stanotte”.

19 Novembre 2013