“La Sardegna è la regione meno giovane d’Italia”
L'opinione di Uccio Piras

I dati ISTAT descrivono una situazione sempre più preoccupante. Negli ultimi 10 anni la popolazione sarda è scesa di quasi 100 mila unità. L’isola perde oltre 9 mila abitanti. Gli under 15 sono meno del 10% ed i deceduti hanno superato i nuovi nati. L’inverno demografico della Sardegna è stato sempre più desolante. I dati ISTAT sulla popolazione al 2025 descrivono una situazione che appare sempre più preoccupante. Con 1 milione e 562 abitanti, la nostra regione, insieme alla Basilicata, è quella che ha variazione percentuale negativa maggiore nel Paese. Rispetto al 2024 la popolazione dell’isola ha perso 9.114 unità, è come se più della popolazione di Macomer fosse scomparsa da un anno all’altro.
E se la valutazione viene fatta dal 2016 ad oggi i numeri sono ancora più pesanti: la Sardegna ha perso in toto quasi 100 mila residenti. Una curva demografica che tende sempre di più verso il basso. Una popolazione sempre più anziana. Se ricordate bene, tempo fa con i 2 miei articoli avevo toccato a fondo il problema della longevità in Sardegna, record assoluto in tutta Italia. Ritornerò quanto prima su questo tema perché ci sono delle crude novità a questo proposito.
Quindi, ritornando a noi, c’è una popolazione sempre più anziana. A scendere è anche la percentuale degli under 15 che ora è al di sotto del 10% della popolazione. E in questo caso la discesa è ancora più rapida. 20 anni fa la popolazione sarda tra zero e 14 anni era il 13,2% in linea con molte altre realtà Italiane e con ben 7 regioni che avevano una percentuale più bassa. Ora è all’ultimo posto e dunque la nostra è la regione meno giovane. Contemporaneamente aumenta la popolazione con 65 anni ed oltre Che sale al 23,68% ed allo stesso tempo si riduce la percentuale di popolazione attiva.
Veniamo ora al bilancio demografico: il numero di persone decedute nel 2025 ha superato di ben 11.412 unità i nuovi nati. Un saldo negativo che equivale alla popolazione di Carloforte e San Giovanni Suergiu messe insieme. L’unico dato positivo è quello relativo al saldo migratorio con l’estero. Sono 290 i residenti che hanno lasciato la Sardegna mentre dall’estero sono arrivati circa 2.600 residenti. Oggi in Sardegna ci sono in tutto oltre 55.000 stranieri che equivalgono al 3,60% della popolazione totale c’è una leggera crescita, ma se facciamo un raffronto con il resto dell’Italia la nostra percentuale tre volte inferiore al dato nazionale del 9,30% di popolazione straniera. Anche in questo caso la nostra regione è all’ultimo posto in Italia. La maggior parte vive tra le aree di Cagliari e Sassari, ma a crescere è solamente la provincia della Gallura.
La maggior parte della popolazione sarda risiede nell’area della città metropolitana di Cagliari (oltre 540 mila abitanti) seguita dall’area della Città metropolitana di Sassari (oltre 312 mila pari al 20% del totale sardo.) Tutte le altre province sarde hanno una popolazione che non raggiunge il 10% del totale regionale, con l’Ogliastra che conta solo per il 3,38%. L’unica provincia che ha fatto registrare un saldo positivo rispetto al 2024 è quello della Gallura con un più 0,11. Il calo maggiore, invece, lo ha avuto il Sulcis Iglesiente che è sceso del 1,07. Male anche, dati Istat, Nuoro -0,94%, il Medio Campidano e Oristano entrambe con un decremento del 0,79%.
I dati del comune. A livello comunale sono 26 i comuni con oltre 10 mila abitanti. Il comune più popoloso è Cagliari (147 mila abitanti), seguito da Sassari (120.500), Quartu Sant’Elena (68.110) e Olbia (61.660). Chiudono la graduatoria i 132 comuni con meno di 1.000 residenti, tra cui 15 comuni con meno di 200 abitanti. con meno di 200. Tra questi ultimi meno popolosi sono: Baradili con 76 abitanti, Monteleone Roccadoria con 103 abitanti e Bidonì con 117 abitanti.
Veniamo ora alle comunità straniere presenti in Sardegna. Sono in tutto 12 quelle che superano le 1000 presenze. Gli stranieri sono circa 56.000, pari al 3,60 della popolazione. La prima in assoluto rimane quella romena con oltre 11.000 residenti, seguita da quella nigeriana che supera le 4000 unità. Tra quelle che hanno avuto l’incremento maggiore ci sono le comunità del Pakistan e dell’Ucraina. In totale in Sardegna ci sono cittadini di 156 comunità diverse sono presenti in quasi tutti i comuni.
Gli unici che non hanno residenti stranieri sono Monteleone Roccadoria e Bidoni. Insomma, per concludere, la Sardegna continua a perdere popolazione, ma soprattutto perdiamo popolazione giovane. A questo va aggiunto il fatto che continua a calare ancora la popolazione attiva, quella che lavora e con tasse e contributi sostiene il sistema del welfare pubblico, e aumenta la popolazione più anziana. Bisogna quindi sottolineare la necessità di interventi mediati per cercare almeno di mitigare un fenomeno che rimarrebbe sempre più inarrestabile. Ad maiora.