La Regione scommette sulle imprese: Forza e coraggio!

“La Sardegna sta affrontando una difficile crisi economica: la disoccupazione aumenta, i piccoli Comuni si svuotano, le industrie chiudono. E, come se non bastasse, le imprese non riescono a ottenere liquidità. Per far fronte a questa situazione, la Regione ha deciso di rafforzare il suo impegno a favore dello sviluppo della competitività e della capacità imprenditoriale dei territori sardi, predisponendo un intervento che coinvolge direttamente i Comuni.” Lo ha detto l’assessore regionale del lavoro, Mariano Contu, presentando alla stampa la seconda fase del bando PISL- POIC. Con questo Fondo, la Regione eroga contributi rimborsabili a tasso zero per l’imprenditorialità, l’occupazione e lo sviluppo locale, a favore di nuove imprese in fase di start up e di quelle già avviate che intendono investire sull’innovazione.

“Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo – è quello di stimolare l’occupazione, rianimare i piccoli centri per frenare lo spopolamento e rilanciare il tessuto imprenditoriale. Il fondo è rivolto sia ai piccoli comuni (con meno di 3.000 abitanti o alle unioni di comuni contigue) che possono presentare i PISL – progetti integrati di sviluppo locale, sia ai comuni più grandi (con oltre 3.000 abitanti) che possono presentare i POIC – progetti operativi per l’imprenditorialità comunale.”

I progetti integrati per lo sviluppo locale (PISL) sono finalizzati a promuovere opportunità lavorative per i disoccupati o inoccupati e a sostenere la creazione di nuove imprese nei Comuni con meno di 3000 abitanti. Prevedono due tipi di azioni: l’erogazione di microcrediti da un minimo di 5.000 € fino a un massimo di 25.000 €, rimborsabile senza interessi e senza la richiesta di garanzie, per l’avvio di nuove attività (nei settori individuati da ciascun comune); e l’erogazione di contributi rimborsabili a tasso zero, da un minimo di 25.000 € a un massimo di 100.000, per iniziative di promozione e sviluppo delle specificità locali o per la riqualificazione, a fini sociali, di beni pubblici dismessi.

I POIC – progetti operativi per l’imprenditorialità comunale, rivolti ai comuni più grandi, sono, invece, dei programmi a sostegno dello sviluppo dell’imprenditorialità locale che integrano i contributi rimborsabili del fondo, per un importo variabile tra 15.000 e 50.000 euro per impresa, con le politiche di incentivo avviate dai Comuni.

I settori d’intervento ammissibili sono quelli indicati nei 112 PISL – Progetti Integrati per lo Sviluppo Locale e nei 30 POIC – Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale, approvati dall’Autorità di Gestione e individuati dai Comuni tra quelli ritenuti strategici per lo sviluppo del proprio territorio. La Regione ha affidato la gestione del Fondo alla SFIRS SpA, per la sua esperienza in gestione di progetti a sostegno dello sviluppo imprenditoriale.

“La Giunta Cappellacci – ha affermato il presidente della SFIRS, Antonio Tilocca, con il coinvolgimento dei Comuni, ha avviato una strategia finanziaria basata sui fondi di rotazione, in cui le risorse immesse nel circuito alimentano il tessuto imprenditoriale locale e, una volta restituite, vengono rimesse a disposizione del territorio.Gli imprenditori ottengono il prestito a interessi zero, in virtù delle loro idee e delle loro potenzialità e non delle garanzie prestate. Un meccanismo che restituisce dignità alla persona. Non seguiamo un’ottica commerciale, perseguiamo obiettivi di inclusione sociale. Per la prima volta la Regione mette a disposizione degli Enti locali l’ assistenza tecnica della SFIRS”

La dotazione iniziale del fondo e’ di 31 mln di euro a valere sull’asse II – Occupabilta’ e sull’asse I – Adattabilità del POR FSE 2007 – 2013, di cui 15.891 mln per i PISL e 15.109 mln per i POIC, che ha reso disponibile, ad oggi, l’approvazione di 112 PISL e 30 POIC. A seguito del rilevante numero di progetti presentati, la Regione ha deciso di incrementare le risorse, portandole a 50 mln. L’incremento permetterà di finanziare 114 PISL e 58 POIC. Per quanto riguarda i PISL possono chiedere il finanziamento le persone che si trovino in condizione di difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito e che vogliano avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti localizzate nei territori dei Comuni il cui PISL è stato approvato. Mentre per i POIC possono accedere al prestito gli imprenditori e nuovi imprenditori, principalmente PMI e microimprese, che intendono sviluppare un’iniziativa o un nuovo investimento nei territori dei Comuni il cui POIC è stato approvato.

24 Ottobre 2013