La legge che consente ai cani e gatti di far visita ai loro padroni in ospedale

Per la prima volta sì a cani e gatti in ospedale, almeno in Emilia Romagna. L’Assemblea legislativa della Regione ha approvato una norma che vieta di tenere i cani alla catena e prevede di permettere agli stessi di accedere in strutture di cura per visitare il paziente con cui hanno vincoli di affetto, inoltre detta disposizioni per promuovere la cosiddetta “pet therapy”, con l’uso degli animali in affiancamento alle terapie di medicina tradizionale. Ed è la prima volta che ciò accade in Italia. La convinzione è quella che la presenza di un animale può agire positivamente sulla salute del paziente malato. Lo spiega Carlo Lusenti, assessore alle politiche per la Salute della Regione, il quale ha detto che così “viene migliorata ulteriormente una normativa che è già all’avanguardia a livello nazionale nella tutela del benessere degli animali”.

La presenza dell’animale agisce positivamente sul paziente – L’assessore ha ricordato che non ci sono altre esperienze regolamentate in Italia, se non iniziative sporadiche di alcune strutture (per esempio, recentemente, una bambina dell’ospedale Regina Margherita di Torino ha avuto la possibilità di incontrare il suo cane Black), dunque questa dell’Emilia Romagna vuole essere una opportunità di portare sollievo, soprattutto nei casi di lungodegenza o nelle fasi più avanzate della malattia. Perciò ai cani e gatti sarà permesso di far compagnia ai loro padroni costretti in ospedale. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, la giunta regionale approverà un provvedimento che disciplina l’accesso degli animali nelle strutture di cura.

Tratto da www.fanpage.it ©

27 Marzo 2013