La Guardia di Finanza di Alghero sventa una truffa al’Inps

Coinvolti dirigenti e dipendenti di alcuni patronati della Sardegna per numerose e gravi irregolarità nell’istruzione delle istanze di disoccupazione “Naspi”

Nell’ambito delle attività disposte dal Comando Provinciale di Sassari nel settore della tutela della spesa pubblica nazionale, la Guardia di Finanza di Alghero ha concluso una complessa indagine che ha coinvolto dirigenti e dipendenti di alcuni patronati della Sardegna per numerose e gravi irregolarità nell’istruzione delle istanze di disoccupazione “Naspi”.

Le attività hanno avuto inizio circa un anno e mezzo fa quando alcuni utenti hanno segnalato il mancato inoltro all’INPS di numerose domande di indennità di disoccupazione, circostanza emersa sin dai primi riscontri delle Fiamme Gialle, che hanno esaminato oltre 10mila email rinvenute nei server analizzati scoprendo che molte ricevute di inoltro delle istanze venivano create ad hoc per non destare sospetti nei richiedenti, indicando numeri di protocollo inesistenti e, in alcuni casi, redigendo falsi contratti di lavoro subordinato con il fine di riaprire i termini per l’inoltro delle pratiche ed inviarle ex novo.

Le indagini, condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, hanno permesso di appurare che un patronato operante nella provincia di Sassari, su disposizione di un dirigente regionale, non avrebbe istruito diverse pratiche in sede locale inoltrandole ad altro patronato del cagliaritano, per far ottenere un premio di produzione maggiore al responsabile di quell’ufficio. Questo patronato, non riuscendo ad evadere l’ingente mole di istanze ricevute, non avrebbe inoltrato all’INPS parte di queste nei termini previsti, con conseguente perdita del beneficio. In tre sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

4 Ottobre 2019