JazzAlguer, Mario Brunello in Cattedrale

Al via la seconda edizione di JazzAlguer - Música per tots, la rassegna jazz lunga otto mesi diretta da Paolo Fresu.

Al via venerdì 2 novembre ad Alghero la seconda edizione di JazzAlguer – Música per tots, la rassegna jazz lunga otto mesi diretta da Paolo Fresu. Debutto in grande col concerto del violoncellista Mario Brunello, tra i più famosi al mondo. La musica sacra di Bach risuonerà in Cattedrale, nel cuore della città. Inizialmente previsto in Cimitero, le incerte previsioni meteorologiche obbligano allo spostamento dell’atteso appuntamento col jazz nella splendida cornice della Chiesa di Santa Maria, alle ore 18.15. JazzAlguer andrà avanti fino al mese di luglio 2019: Protagonisti nomi di primissimo piano della scena jazzistica contemporanea ma anche la città di Alghero con i suoi scorci, la sua architettura e le sue tradizioni, che offrirà una cornice straordinaria ed al tempo stesso affascinante alle loro esibizioni. La rassegna è promossa dal Comune e dalla Fondazione Alghero con il contributo della Fondazione di Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari e della Sella&Mosca, con la collaborazione di Unipol e il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Banco di Sardegna. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. In allegato alcuni scatti dell’artista e il programma completo della seconda edizione JazzAlguer – Música per tots.

Mario Brunello. Nel 1986 vince il Primo Premio al Concorso Čaikovskij di Mosca che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, DSO Berlin, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo, Kioi Sinfonietta, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia; lavora con direttori quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Manfred Honeck, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa.

La stagione 2017-18 è ricca di prestigiosi appuntamenti tra cui il Concerto di Schumann con Vasily Petrenko e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il ritorno all’Orchestra Sinfonica della Rai, il Primo Concerto di Schnittke con la NHK Symphony a Tokyo, tournée in Armenia, Colombia e Cina. Si rinnoverà per diversi progetti anche nelle prossime stagioni la collaborazione con la Kremerata Baltica nel doppio ruolo di solista/direttore. Sarà completata l’integrale dell’opera per violino e violoncello di J.S. Bach a Venezia, Firenze e Bologna, eseguendo in tre serate le Suites per violoncello alternate alle Sonate e Partite per violino sul violoncello piccolo; spicca inoltre un progetto di tre recital sull’unione tra musica e arte pittorica alla National Gallery di Londra. In questa stagione Brunello torna a collaborare con Marco Paolini in una nuova produzione di teatro musicale, #Antropocene, con le musiche di Mauro Montalbetti e la partecipazione del rapper Frankie hi-nrg mc, presentata in prima assoluta al Teatro Massimo di Palermo e successivamente al Roma Europa Festival, al Teatro Regio di Torino e al Teatro San Carlo di Napoli. Negli ultimi anni Brunello si presenta sempre più di frequente nella doppia veste di direttore e solista. È stato invitato come Direttore Ospite della Philharmonie Zuidnederlands per tre anni, a partire dalla stagione 2018/19.

Nell’ambito della musica da camera collabora con celebri artisti, tra cui Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Andrea Lucchesini, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini, e l’Hugo Wolf Quartet. Nella sua vita artistica riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un’idea diversa e multiforme del far musica, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio Antiruggine, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione. I diversi generi artistici si riflettono nell’ampia discografia che include opere di Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Haydn, Vivaldi, Chopin, Janáček e Sollima. Deutsche Grammophon ha pubblicato il Triplo Concerto di Beethoven diretto da Claudio Abbado e EGEA Records ha realizzato “Brunello Series”, raccolta di cinque dischi che include The Protecting Veil di Tavener con la Kremerata Baltica e le Suites di Bach (Premio della Critica 2010). Di recente pubblicazione il Concerto di Dvorak registrato live con l’Accademia di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano (Warner) e il DVD del Concerto per violoncello n. 2 di Shostakovich registrato sempre live alla Salle Pleyel di Parigi con l’Orchestra del Teatro Mariinsky e Valery Gergiev. Mario Brunello ha studiato con Adriano Vendramelli, perfezionandosi in seguito con Antonio Janigro. È direttore artistico dei festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky, ed è Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.

31 Ottobre 2018