Influenza, oltre 650mila italiani a letto: tre decessi e sei casi gravi in Puglia

L’impennata di casi negli ultimi giorni di dicembre ha fatto salire il numero di colpiti da influenza dall’inizio della sorveglianza a più di 2 milioni

C’è stato un vero e proprio boom di casi di influenza nelle ultime settimane in Italia. A confermare quella che era già diventata una sensazione comune nel periodo delle festività natalizie, sono i numeri forniti dal bollettino dell’Istituto superiore di sanità. Il picco massimo di italiani colpiti soprattutto da raffreddore e febbre alta si è registrato proprio nelle giornate a cavallo tra San Silvestro e Capodanno. Durante le feste infatti sono stati oltre 650 mila italiani che sono finiti a letto, il doppio della settimana precedente che fa schizzare il numero di italiani colpiti dall’inizio della sorveglianza a più di 2 milioni. Nel dettaglio, nel periodo 25-31 dicembre, i casi sono stati circa 673mila per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 2.168.000.

L’intensità dei casi di influenza ha riguardato tutte le regioni, tranne il Nord Est. Per la maggioranza si è trattato solo di stare a letto per qualche giorno ma non son mancati casi più gravi di chi si è dovuto rivolgere ai pronto soccorso. Tra questi purtroppo si registrano anche alcuni morti, affetti già da altre patologie che l’influenza ha acuito. In Puglia in particolare a causa dell’ininfluenza si sono registrate tre vittime e sei ammalati ricoverati in gravi condizioni in rianimazione. Lo riporta l’Osservatorio epidemiologico regionale pugliese. Le vittime sono tre uomini pugliesi ricoverati a Bari: un 58enne affetto da ipertensione, un 86enne e un 73enne affetti entrambi da diverse patologie. I sei pazienti in gravi condizioni invece sono ricoverati in diversi nosocomi pugliesi, quattro dei quali sono stati trasferiti stamattina dall’ospedale San Paolo di Bari alla rianimazione del Policlinico del capoluogo.

Il livello di incidenza dell’influenza per mille assistiti quest’anno in Italia ha già superato quello massimo raggiunto nella scorsa stagione, ma il picco potrebbe ancora non essere stato raggiunto. “L’andamento dell’epidemia influenzale è imprevedibile, quindi non si può escludere che ci siano ancora più nuovi casi” spiegano gli esperti. Al momento il bollettino dell’Istituto superiore di sanità indica ancora l’intensità dell’epidemia come media anche se ci si sta avvicinando a grandi passi alla soglia si intensità alta.

“In tutte le Regioni italiane il livello di incidenza è pari o superiore a dieci casi per mille assistiti tranne in Friuli V.G., Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta in cui si mantiene a circa quattro casi per mille assistiti” si legge nel bollettino. Le Regioni più colpite, dove è stata superata cioè la soglia si intensità alta, sono Lombardia, Liguria, Provincia autonoma di Trento, Marche, Basilicata e Calabria. L’influenza al momento ha colpito a livello percentuale soprattutto i più piccoli visto che l’incidenza più alta, pari a 29,17 casi per mille assistiti, è nella fascia di età 0-4 anni. Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza scende a 18,96, nella fascia 15-64 anni a 10,07 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,27 casi per mille assistit

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Antonio Palma, 5 Gennaio 2018