Il fardello e le colpe dell’uomo bianco

L'opinione di Vittorio Guillot

Dopo aver sentito i sanguinari proclami dell’Isis penso che sia concreta la minaccia di una invasione dell’Europa da parte degli islamici. Del resto Boumedienne, presidente dell’Algeria, circa 50 anni fa, disse che gli arabi ed i musulmani, essendo poligami e molto più prolifici degli europei, avrebbero invaso l’Europa con l’immigrazione più o meno pacifica. D’altra parte la pressione arabo-musulmana verso l’Europa è stata costante fin dall’alto Medioevo e fu fermata solo nel cuore della Francia, a Poitiers, nell’ 8° secolo mentre i turchi nel 17° secolo, furono sconfitti addirittura a Vienna. Ricordo che anche la Sicilia e, per un breve periodo, parte della Sardegna, furono invase dagli arabi e che solo nel 1830 l’occupazione colonialista dell’Algeria da parte della Francia pose fine alle incursioni dei pirati barbareschi lungo tutte le coste del Mediterraneo. Comunque non esito ad affermare che anche i ‘bianchi’, nei luoghi che conquistarono, compirono molti genocidi degni del peggiore nazismo e terribili crimini contro l’umanità simili a quelli comunisti. Il generale USA Sherman, per esempio, diceva che ‘l’indiano buono è l’indiano morto’. I suoi connazionali lo presero in parola, deportarono i nativi americani, li rinchiusero in lager chiamati riserve, li sterminarono e gli portano via le terre. Lo stesso fecero gli inglesi con gli aborigeni australiani, che utilizzarono persino per sperimentare gli effetti di certi proiettili sui corpi umani. Gli stessi inglesi , con la guerra dell’oppio, imposero alla Cina la liberalizzazione dell’uso di quella droga che rincoglioniva grandi parti della popolazione. Gli spagnoli, dal canto loro, sterminarono gli incas, i maya e gli atzechi etc.

Tutte le potenze marinare europea, poi, praticarono lo schiavismo in danno dei negri con una tale ‘non chalance’ che persino il paladino dell’illuminismo, dei diritti dell’uomo e della tolleranza, Voltaire, fu azionista di una compagnia di negrieri, Mi ricorda certi compagni comunisti, stracarichi di soldi, che vestono maglioni di cachemire, esibiscono orologi Rolex o possiedono mega yachts. Malgrado le responsabilità dei bianchi, il solo fatto di essere ‘bianco’ non mi fa, però, soffrire di alcun complesso di colpa. Ciò mi capita forse perché, come italiano, appartengo ad un popolo meno responsabile di altri per quelle stragi? Qualcosa di odioso, comunque, lo abbiamo commesso anche noi con le rappresaglie indiscriminate compiute in Libia contro i ribelli ed i Abissinia, dove furono uccisi migliaia di innocenti in seguito all’attentato al gen. Graziani e centinaia di preti copti furono sbrigativamente fatti fuori a Debra Libanos .E’anche vero che in Africa lasciammo case, strade, porti, scuole , ospedali, ferrovie , alberghi e cinematografi e terreni irrigui e bonificati. Posso assicurare che in Eritrea, a Massaua, i vecchi ricordano con piacere la colonizzazione italiana mentre detestano il periodo in cui furono governati dagli inglesi e,ancor peggio, dagli abissini. Sono queste le ragioni per cui non mi sento oppresso da sensi di colpa? Forse si.

Sopratutto, però, ciò mi capita capita perché tutto ciò che i popoli del terzo mondo hanno di moderno e di avanzato scientificamente e tecnologicamente gli è arrivato dai bianchi. In Australia ed in America, dove pure si era sviluppata una civiltà notevolissima, non conoscevano neppure la ruota. Non dimentichiamo neanche che neppure quei popoli, già da prima dell’arrivo dei bianchi, non erano costituiti da tenere mammole. Infatti si sterminavano e mangiavano reciprocamente, facevano sacrifici umani con migliaia di prigionieri a cui, spesso, strappavano il cuore quando erano ancora vivi. Praticavano anche la schiavitù. Addirittura i maggiori collaboratori dei negrieri bianchi furono le tribù africane avversarie ed i predoni arabi. La schiavitù, anzi, ad un certo punto della storia, fu abolita proprio dai bianchi e sopravvisse nei territori che non erano caduti sotto la loro influenza (es.Arabia ed Etiopia).i Gli stessi arabi , i mongoli ed i turchi nelle loro guerre di conquista sterminavano i popoli che gli si paravano davanti e distruggevano tutto ciò che c’era da distruggere. E’ falso attribuire i saccheggi ed i genocidi solo ai crociati.

Oggi la miseria del terzo mondo è dovuta ad una molteplicità di fattori. Indubbiamente c’è una grossa responsabilità dello sfruttamento del capitalismo mutinazionale . Ci sono, però, responsabilità non certo minori dei tiranni e delle corrotte classi dirigenti indigene . Ci furono anche responsabilità dell’imperialismo sovietico, che appoggiò dittatori feroci come Gheddafi, Idi Amin Dada, i tiranni di Sudan ed Abissinia ed altri . Oggi anche la Cina appoggia i dittatori che le fanno comodo. Ci sono pure grandi responsabilità delle masse popolari stessi popoli che si abbandonano a conflitti etnici e religiosi accompagnati da stragi spaventose.Ricordo quelle del Ruanda e quelle , recenti, della Nigeria. Concludo che, a mio, avviso, le colpe dei mali del mondo non ricadono solo sui bianchi ma sono equamente ripartite tra tutti i popoli del pianeta. Perciò rifiuto il manicheismo dei terzomondisti di casa nostra e, in quanto bianco, non mi sento peggiore né dei negri né dei gialli né dei grigi né dei rossi di pelle . Piuttosto mi sento uguale a loro.

Vittorio Guillot, 16 Febbraio 2015