«Hic Mihi Responsum. La critica ha avuto effetto»

Prosegue il botta e risposta tra il geometra Raffaele Cadinu e l'assessore Gianni Cherchi

Un principio fisico dice che ad ogni azione equivale una reazione uguale e contraria, così non potevo rivolgermi all’assessore Gianni Cherchi, che stimo per la sua sagacia e per l’altrettanto noto senso critico che lo contraddistingue, usando toni morbidi…, ho preferito invece provocarlo impiegando un linguaggio più colorito ed ottenendo in questo modo gli effetti da me sperati (LEGGI).

Devo ricordare infatti che a seguito della interrogazione del Gruppo 5 Stelle inerente i vasconi di prima pioggia, l’assessore Cherchi, vista la mia presenza tra il pubblico, aveva capito immediatamente, da amministratore navigato, che qualche dubbio emerso era stato suggerito da me. Giustamente aveva asserito che nulla sapeva ne poteva sapere della presenza di reflui nei predetti vasconi, anche se l’interrogazione era rivolta a lui per il solo fatto che ricopre il ruolo di delegato ai Lavori Pubblici; certamente se qualcuno della minoranza in quell’occasione lo avesse attaccato, avrebbe risposto con i toni sarcastici appropriati che sa usare perfettamente e che tutti abbiamo potuto conoscere nel suo ruolo di consigliere comunale.

Poco tempo dopo vi è stato l’ennesimo scempio degli sversamenti di reflui lungo i bastioni, alla presenza oltre che dei cittadini anche e purtroppo degli innumerevoli turisti, al che era necessario sollevare qualche giusta critica in merito alle priorità che una amministrazione deve tenere presente. Pertanto alla luce dell’intervista sull’operato del primo anno di mandato mi sarei aspettato, così come tutti gli altri cittadini, di una sua presa di posizione netta e risolutiva sul sistema fognario comunale e non sulle rotatorie, peraltro non perfettamente idonee alla tipologia e al volume di traffico delle strade che devono asservire.

Era pertanto immancabile che una opinione particolare la rivolgessi al delegato del Sindaco ai Lavori Pubblici, al quale mi rivolgo ora usando lo stesso suo eloquio, vista la padronanza mostrata della lingua latina, che ha usato con me nella risposta: Virtus, Giovanne Cherchi, est pretium per solvere verum quis in versamur, quis vivimus rebus potesse, virtus est homini scire id quod quod quaeque habeat res, virtus scire homini rectum, utile quid sit, honesturn, quae bona, quae mala item, quid inutile, turpe, inhonestum.

Ed infatti sta proprio nel mettere le cose giuste al primo posto e condannare quelle ingiuste che caratterizza il comportamento dell’uomo, e ancor di più quello di un amministratore che quando fa il proprio dovere non si deve beare del suo operato per il semplice fatto che ha eseguito semplicemente il suo dovere, mentre non deve mettere in secondo piano le azioni prioritarie, comprese quelle necessarie ad evitare che chi ha commesso scorrettezze continui a farle. Queste sono le azioni di una buona amministrazione.

Quindi ha avuto effetto la mia opinione facendo incavolare l’assessore Cherchi, poiché si è lasciato trasportare nella sterile critica del mio curriculum, che naturalmente non conosce, affermando che i confini della mia professione siano esclusivamente all’interno del quartiere della Pietraia, sbagliando in pieno poiché non abito alla Pietraia ma nel sottoquartiere della Tanchetta, isolato dalla Pietraia proprio dal terreno che l’ARST utilizza anche per il parcheggio degli autobus che lui conduce. Ricordo che è lo stesso terreno di proprietà del Comune di Alghero per il quale credo che l’ARST non paghi alcun affitto sin dal 1985, quindi essendo contestualmente dipendente ed assessore può benissimo verificare istituzionalmente se le cose stanno, come io ho affermato, in danno dell’amministrazione della quale è membro peraltro con un ruolo di vertice.

Ha avuto effetto la mia opinione poiché nell’asserzione dell’assessore Cherchi, inerente la proprietà privata sulla quale insisterà la rotatoria, emerge un problema abbastanza grave, reiterato dall’assessorato ai lavori pubblici del Comune di Alghero in altre occasioni. L’assessore afferma infatti che il Comune ha stipulato i necessari contratti di utilizzo con i proprietari. La legge sui lavori pubblici invece sancisce ben altro, l’art. 7 della Legge 109/94 al punto 4, dice che prima di fare un appalto il RUP deve accertare il reale possesso delle aree interessate dall’intervento. Ciò significa che se l’opera è permanente la disponibilità deve essere definitiva, cioè si deve predisporre una pratica di esproprio, al fine di garantire la proprietà indefinitamente. Invito l’assessore Cherchi a fare un piccolo ragionamento, quale l’ipotesi di fallimento della società proprietaria dei terreni sui quali insiste l’opera pubblica…., accadrebbe che il bene che si trova sul terreno di proprietà della società fallita entra a far parte del fallimento con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. Quindi Assessore se Le hanno propinato la correttezza di tale procedura, se lo faccia mettere per iscritto, come farò io la prossima settimana con un accesso civico, così possiamo vedere quante opere pubbliche ci sono sui terreni privati di Alghero.

Ha avuto effetto la mia opinione poiché l’assessore Cherchi si è dimenticato per la seconda volta di parlare dei vasconi di prima pioggia, che nascondono ben più di un problema, compreso quelle delle portate reali che giungono al vecchio depuratore Mariotti non solo in inverno ma anche in estate al verificarsi di un semplice acquazzone; portate importanti che provocano il tracimare dei reflui lungo i bastioni, lungo la via degli orti ed infine anche a Monteagnese con potenziali inquinamenti delle falde acquifere. Non ci vuole molto, basta volerlo, quaerite et invenietis. Hic Mihi Responsum.

Raffaele Cadinu, 11 Luglio 2015