Giustizia ad Alghero: nove anni di carcere per l’aguzzino dell’imprenditore

Imprenditore sequestrato e picchiato per 50mila euro. La PM aveva chiesto vent'anni, i difensori ottengono lo sconto in rito abbreviato.

Il GUP del Tribunale di Sassari, Sergio De Luca, ha emesso una condanna a nove anni e quattro mesi di reclusione nei confronti di un trentaquattrenne di Alghero, già arrestato dalla Squadra Mobile nel dicembre 2024. Il verdetto chiude il cerchio su un grave episodio di sequestro, estorsione e minaccia con l’uso di arma da fuoco ai danni di un imprenditore locale. L’uomo, agendo con un complice minorenne, è stato giudicato responsabile di aver prelevato con la forza l’imprenditore. Brandendo una pistola, i due costrinsero la vittima a recarsi in una zona appartata, lungo la strada per Bosa.

Qui si consumò la violenza. L’imprenditore fu massacrato di botte; il trentaquattrenne lo colpì anche con il calcio della pistola alla testa. Per rendere credibile la richiesta di 50mila euro, fu sparato un colpo intimidatorio contro il vetro dell’auto.

Solo dopo aver consegnato i diecimila euro disponibili in casa, e aver ricevuto la minaccia di ritorsioni per il saldo mancante, l’imprenditore fu rilasciato. La Procura aveva chiesto una pena di vent’anni. Il lavoro della difesa è stato parzialmente accolto dal Giudice. Il complice 16enne ha risolto la sua posizione con una misura alternativa al carcere.

8 Ottobre 2025