FertiliArt 2025–2050, la borgata rinasce con “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto
Inaugurata a Fertilia sul lungomare Rovigno, dietro l’ex Casa del forno di Fertilia, l'installazione artistica che ha visto coinvolta la comunità, parte integrante dell’opera in divenire “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto.
«Noi ragazzi di Fertilia vogliamo essere nel centro del Terzo Paradiso e fare del mondo il luogo dove pace e sostenibilità siano pratiche e non solo parole, impegnandoci con le nostre azioni affinché questo accada». Sono state le bambine e i bambini delle scuole primarie e secondarie di Fertilia insieme alla scuola primaria “Maria Carta” di Alghero i protagonisti dell’inaugurazione dell’installazione partecipativa di questa mattina a Fertilia. L’opera è una trasposizione “site specific” de “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, tra i simboli più riconosciuti dell’arte relazionale contemporanea, prima fase del progetto FertiliArt, laboratorio permanente di arte pubblica, partecipazione e rigenerazione urbana, un percorso culturale pluriennale promosso dal Comune di Alghero e finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, attuato dal Centro Commerciale Naturale “Fertilia Città di Fondazione”, capofila delle associazioni e dei comitati della borgata coinvolti nel progetto, che accompagnerà la borgata fino al 2050. Bambini, famiglie e comunità hanno annodato al simbolo del Terzo Paradiso dei nastri colorati, due chilometri e mezzo di fili intrecciati con i colori delle bandiere di Fertilia, di Alghero, della Sardegna, dell’Italia e dell’ONU con la scritta “PACE”, in diverse lingue.
«L’opera che inauguriamo oggi ci consente di parlare alla comunità – ha sottolineato il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto – in maniera diversa, di confrontarci su un rinnovato rapporto con l’ambiente e la natura che ci invita a rivedere gli atteggiamenti individuali e personali nei confronti degli altri e di quello che ci circonda per essere delle persone migliori e costruire un mondo migliore». Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale di Alghero Valdo Di Nolfo «la risposta della comunità di Fertilia – ha sottolineato – ci racconta tanto di quanto fosse atteso questo momento, un’opera che unisce Fertilia a Ginevra e New York, parte integrante di un progetto di riqualificazione della borgata che ci ha visti impegnati in prima linea per la ricerca delle risorse».
Con un finanziamento regionale di 100 mila euro, annualità 2025, Fertilia dà il via ad un percorso di rigenerazione urbana mirato a contrastare il degrado urbano e sociale attraverso l’arte intesa come strumento attivo per riscoprire luoghi dimenticati e costruire nuove relazioni tra spazio pubblico e comunità, per riprendere quel percorso di recupero urbano, sociale e culturale, fondato sulla partecipazione attiva dei cittadini, sulla memoria come risorsa viva e sull’arte come veicolo di relazione, consapevolezza e futuro condiviso, partito dall’esperienza di “Fertilia Città di Fondazione”.
«Oggi è un momento storico per Fertilia, l’inaugurazione di quest’installazione – ha ricordato Raffaella Sanna assessora alla Cultura del comune di Alghero – è una rappresentazione concreta di come l’arte possa veicolare messaggi e progetti di trasformazione di spazi abbandonati e al tempo stesso messaggi di costruzione di pace». Il progetto FertiliArt è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Alghero, del Parco Naturale Regionale di Porto Conte – Area Marina Protetta Capo Caccia–Isola Piana e del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari – sede di Alghero (DADU), in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e con l’Ambasciata del Terzo Paradiso di Alghero. Avvicinare i giovani e trasmettere loro la filosofia dell’artista Michelangelo Pistoletto è stato il compito di Maria Gabriella Lay, Ambasciatrice del Terzo Paradiso, grazie alla quale è stato possibile realizzare l’opera condivisa con quella del grande maestro. «Pistoletto è stato in Sardegna – ha raccontato l’ambasciatrice – ha apprezzato talmente tanto il carattere identitario dei sardi e i suoi valori che ha concesso di realizzare l’opera proprio qui a Fertilia, anteprima di quello che sarà la grande opera di dimensioni maggiori nel Parco di Porto Conte». Il progetto FertiliArt nasce grazie ad un finanziamento regionale stanziato per le città di fondazione – ha spiegato Anna Sigurani, presidente del CCN Fertilia –– il soggetto attuatore è il Centro Commerciale Naturale Fertilia ma sono tutte le associazioni della comunità a lavorarci fattivamente, grazie al quale abbiamo iniziato un percorso che porterà a rigenerare una borgata che negli anni è stata dimenticata».
A chiudere il lungo elenco di interventi l’ideatore e progettista dell’opera, l’architetto Stefano Govoni: l’area che abbiamo scelto – ha concluso – rappresenta fino in fondo l’idea di FertiliArt, il leitmotiv di tutto il progetto, ovvero tramite l’installazione di opere e azioni artistiche trasformare aree degradate che meritano di riacquistare il lustro che per anni gli è stato negato».
FertiliArt vede la partecipazione attiva e il coinvolgimento di CCN – Centro Commerciale Naturale “Fertilia Città di Fondazione” (soggetto capofila), il Comitato di Quartiere Fertilia–Arenosu, E.GI.S. – Ente Giuliano di Sardegna, A.N.V.G.D. Sassari – Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Sezione Fertilia), l’Associazione EGEA – Una Luce sulla Memoria e il Comitato Festeggiamenti San Marco – Fertilia.



















