Energia dalla posidonia, Comune e Porto Conte Ricerche collaborano

«Gestire la posidonia spiaggiata, ridurre costi ed eliminare i depositi di San Giovanni». Questi gli obiettivi dell’amministrazione comunale di Alghero.

«Gestire la posidonia spiaggiata, ridurre costi ed eliminare i depositi di San Giovanni». Questi gli obiettivi dell’Amministrazione comunale di Alghero, «sostenuti da progetti innovativi e sperimentazioni scientifiche». In una nota stampa, da Sant’Anna fanno informano dell’accordo di collaborazione tra Comune, Porto Conte Ricerche e un’azienda privata, la Sarda Gas srl, volta a verificare la capacità della paglia marina di generare energia sotto forma di biometano e altri biocoarburanti. La ricerca sarà condotta dai tecnici della Porto Conte Ricerche, in collaborazione con Sardegna Ricerche e con l’Università di Sassari.

Nel caso in cui la sperimentazione dovesse produrre risultati significativi, si aprirebbero prospettive favorevoli per il riutilizzo degli eccessi di posidonia sul tratto iniziale di San Giovanni, garantendo l’ampliamento delle porzioni di arenile a disposizione dei cittadini e visitatori.  La Giunta, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Raimondo Cacciotto, ha approvato nei giorni scorsi l’accordo per avviare la sperimentazione della produzione di energia. Si comincia con il prelievo di piccole quantità, e in più fasi, della posidonia depositata a San Giovanni, che l’azienda provvederà a raccogliere e trasportare presso i laboratori della Porto Conte Ricerche senza oneri a carico del Comune.

L’accordo di sperimentazione prevede tuttavia il mantenimento dei quantitativi di posidonia utili a contrastare il fenomeno dell’erosione degli arenili. Le condizioni e i limiti di prelievo, in caso di successo della sperimentazione, saranno fissati in un’evidenza pubblica e nel rispetto delle norme regionali in materia. L’amministrazione comunale sta inoltre percorrendo altre piste di lavoro, con prospettive di medio-lungo periodo.

«Stiamo predisponendo un progetto da candidare ai bandi europei di prossima pubblicazione per il riuso e recupero dei quantitativi in eccesso di Posidonia oceanica spiaggiata» – spiega l’Assessore all’Ambiente Raimondo Cacciotto. «Le attività previste – aggiunge – ovvero la produzione di energia dai processi di trasformazione di posidonia, o la trasformazione della stessa in pellet o accessori di varia natura, devono necessariamente essere accompagnate dalla definizione di una procedura standard di calcolo delle quantità eccedenti di posidonia rimovibile permanentemente». Inoltre, in accordo Enti di ricerca e Comuni costieri interessati dalla gestione della posidonia, l’Amministrazione sta cercando di definire un ulteriore progetto finalizzato alla partecipazione all’attuale bando del programma LIFE. L’obiettivo del progetto è l’applicazione di metodi innovativi per la gestione degli accumuli di Posidonia con l’intento di proporre un adeguamento delle direttivi regionali in merito.

Redazione, 7 Luglio 2015