Decadenza Todde, il pressing di Forza Italia: “Non è finita”
Marco Tedde (FI): "La violazione che comporta la decadenza continua a sussistere. Se l'Appello conferma il Tribunale, il Consiglio Regionale dovrà agire"

Non si placano le polemiche e le interpretazioni sulla vicenda della presunta decadenza della Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, dopo il recente pronunciamento della Corte Costituzionale. Se la maggioranza esulta per l’annullamento della decisione che imponeva la decadenza, dall’opposizione arriva una netta frenata. A gettare un’ombra sull’euforia del “campo largo” è il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Alghero, Marco Tedde, che con tono lapidario e perentorio ha dichiarato: “Al di là della ogni ragionevole dubbio, pare proprio che la Presidente Todde e i suoi compagni abbiano sbagliato nell’esultare per la sentenza della Corte Costituzionale.”
Secondo Tedde, la pronuncia della Consulta non avrebbe affatto risolto il nodo centrale della questione, ovvero l’esistenza di una violazione che comporterebbe la decadenza: “La violazione che comporta la decadenza continua a sussistere. Nulla è cambiato.” Il riferimento è alle irregolarità riscontrate nella rendicontazione delle spese elettorali, per la quale Todde era stata inizialmente sanzionata dal Collegio di Garanzia Elettorale.
“La Corte Costituzionale e il Tribunale pongono gli stessi principi in diritto sulle cause di decadenza”, ha specificato il forzista. Non solo, Tedde ribadisce che il Tribunale si è pronunciato “anche in fatto relativamente al verificarsi della fattispecie di decadenza prevista dal comma 8, art. 15, L. 515/1993 (mancato deposito del rendiconto nonostante la diffida)”.
Il vero banco di prova ora, secondo l’esponente di Forza Italia, è rappresentato dalla Corte d’Appello, chiamata a pronunciarsi sul ricorso contro la sentenza del Tribunale. “Continuiamo ad attendere la Corte d’appello”, ha chiosato Tedde, lasciando però intendere che l’esito non è affatto scontato. L’affondo finale è un avvertimento diretto al Consiglio Regionale: “Ma se il Giudice d’appello dovesse confermare il pronunciamento del Tribunale il cammino verso il provvedimento definitivo di decadenza, di competenza del Consiglio regionale, sarebbe spedito”.
In sostanza, per l’opposizione, la Consulta avrebbe solo corretto un vizio procedurale sulla competenza dell’organo a dichiarare la decadenza, lasciando intatto l’accertamento di fatto delle violazioni. Il destino politico di Alessandra Todde, se confermato il giudizio di merito dal secondo grado, tornerebbe dunque nelle mani dell’assemblea sarda.