Caos Cagliari-Roma: Cellino prova a spiegare

Un fine settimana tristissimo per i tifosi del Cagliari. Dopo la brutta notizia del rinvio della gara tra Cagliari e Roma arriverà, molto probabilmente, anche una stangata del giudice sportivo con una sconfitta per 0-3 a tavolino. La scelta del rinvio è stata obbligata, ha fatto sapere il Prefetto Giovanni Balsamo, ed è stata presa in seguito all’inspiegabile decisione della società rossoblù di far entrare il pubblico allo stadio Is Arenas nonostante il divieto.

Sul banco degli imputati c’è il Presidente Massimo Cellino, autore dell’invito rivolto ai sostenitori del Cagliari. Il primo tifoso rossoblù, in questo momento a Miami, ha provato a spiegare all’Ansa le motivazioni del suo comportamento: “Ho invitato la gente ad andare allo stadio per evitare che ci fossero solo gli ultrà e nella convinzione che gli abbonati poi potessero entrare. Così di fatto ho evitato il caos”.

“In 21 anni con il Cagliari non sono mai stato deferito per vicende legate ai passaporti, al doping, agli arbitri, a falsi in bilancio o evasioni fiscali. Non sono certo io la vergogna del calcio”. E ancora :”In Sardegna viviamo una specie di stato di polizia, nulla è agibile: la caserma dei vigili del fuoco, lo stadio, gli alberghi. Quanto a me, ho sempre cercato di onorare il calcio e le mie cariche, quando il nostro mondo si stava sfasciando sono stato tra i pochi a tenerlo insieme”.

“Non spero di farla franca – conclude il Presidente – se ho sbagliato pagherò. Rispetto le istituzioni, mi diano anche una penalizzazione oltre il 3-0 a tavolino, ma non m’importa: meglio andare in prigione da innocente che da colpevole”.

23 Settembre 2012