Autonomia, Salaris (Riformatori): “Il Veneto corre, la Sardegna resta ferma”

Scontro politico in Consiglio: respinta la proposta dei Riformatori Sardi per attivare le norme statutarie. Il consigliere regionale: 'Grave errore che condanna l'Isola all'irrilevanza mentre il Veneto accelera su Sanità e Protezione Civile'."

La politica sarda è al centro di una dura polemica in seguito alla bocciatura della mozione (presentata lo scorso 18 ottobre) del consigliere regionale e segretario dei Riformatori Sardi Aldo Salaris  sulle norme di attuazione dello Statuto speciale della Sardegna. La mossa, che puntava ad avviare un confronto con il Governo centrale per rafforzare l’autonomia sarda in vista delle riforme sul regionalismo differenziato, è stata respinta dalla maggioranza di sinistra il 5 novembre.

Salaris sottolinea il forte contrasto con quanto sta avvenendo in altre regioni: “Mentre in Veneto il presidente Luca Zaia firma – insieme al ministro Calderoli – quattro pre-intese per ottenere nuove competenze in settori strategici come sanità, protezione civile, professioni e previdenza complementare, in Sardegna la maggioranza di sinistra ha scelto di condannare l’isola a rimanere al palo.”

Secondo Salaris, l’unica difesa per la Sardegna contro gli “effetti negativi dell’autonomia differenziata” è l’attivazione e la modernizzazione delle norme di attuazione dello Statuto speciale, strumento fondamentale per rendere operativo il principio di insularità ora inserito in Costituzione.  La mozione chiedeva specificamente che la Regione convocasse la Commissione paritetica, avviasse un confronto serio con il Governo e costruisse un piano pluriennale per potenziare i poteri regionali e garantire pari competitività.

“La bocciatura della nostra mozione è un errore politico gravissimo,” si legge nella nota, che accusa la maggioranza di aver fatto “una questione di colore” sacrificando le esigenze dei cittadini sardi. Il comunicato conclude con un amaro paragone: “Autonomia significa lavoro, visione, negoziazione, e mentre il Veneto firma nuove pre-intese e procede spedito verso una maggiore autonomia, il campo largo sardo respinge la mozione che avrebbe permesso di avviare un percorso indispensabile per tutelare la nostra specialità. La Sardegna rimane ferma mentre gli altri avanzano.”

Il segretario dei Riformatori Sardi Salaris ha ricordato anche la serie di iniziative informative promosse negli anni scorsi, tra cui il ciclo di convegni dal titolo “Autonomia differenziata? Noi ci occupiamo di Sardegna!”, incontri che hanno coinvolto accademici ed esperti per proporre soluzioni concrete a tutela della specialità sarda.

19 Novembre 2025