Autonomia Differenziata, freno di Bamonti: “È propaganda, non risolve la questione Sud”

"Autonomia senza risorse è un pacchetto vuoto. Sardegna non accetta più costi e meno tutele."

Presentare l’Autonomia Differenziata come la ricetta miracolosa per “lavoro, sviluppo e competitività” è un’operazione puramente propagandistica che non trova alcun riscontro nella realtà dei fatti, tuona il consigliere comunale di Alghero, Alberto Bamonti (Noi Riformiamo Alghero). La sua è una ferma presa di posizione contro la bozza attuale del progetto, che rischia concretamente di spaccare in modo definitivo il Paese, amplificando pericolosamente il divario tra chi detiene più risorse e quei territori, come la Sardegna, che già oggi devono fare i conti con condizioni strutturali fragili.

“Per l’isola, prosegue Bamonti, il progetto nella sua formulazione attuale significa una sola cosa: l’assunzione di più compiti e maggiori responsabilità senza alcuna garanzia di risorse economiche certe per sostenerli. È un punto inaccettabile, poiché non si prevede alcuna copertura finanziaria stabile e garantita. Chiedere alla Sardegna di assumere funzioni ulteriori senza assicurare contestualmente e per legge i fondi necessari per esercitarle rappresenterebbe, a suo avviso, l’ennesima grave penalizzazione a danno di un territorio che per la sua storia, per l’insularità e per i noti gap infrastrutturali necessita invece, in modo assoluto, di investimenti certi e continui”.

Per questa ragione, la posizione di Bamonti è chiara: “così l’Autonomia Differenziata non può procedere. Prima di qualsiasi trasferimento di competenze devono essere introdotti fondi perequativi che siano strutturali, permanenti e, soprattutto, non esposti al rischio di tagli annuali. Parallelamente, devono essere garantiti i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) non solo evocati sulla carta, ma realmente e integralmente finanziati. Senza l’adozione di questi strumenti correttivi e compensativi, questo disegno rischia di diventare un gigantesco moltiplicatore di disuguaglianze sociali e territoriali. La Sardegna non accetterà mai un modello che la esponga a maggiori costi di gestione, minori tutele per i suoi cittadini e ulteriori fratture interne. L’Autonomia Differenziata può trasformarsi in un’opportunità, conclude Bamonti, ma solo ed esclusivamente se fondata sui principi di giustizia, solidarietà nazionale e risorse economiche certe. Diversamente, si tratterebbe di un mero progetto ideologico, pronto a sacrificare i diritti dei cittadini sardi sull’altare di un’autonomia a due velocità”.

21 Novembre 2025