Approvato il finanziamento per il Parco di Porto Conte: 4,2 milioni per la natura
L’Assessore Selva replica alle polemiche del precedente CDA: “Progetto nato nel 2025, errore di valutazione sulla paternità”

“Nel mese di gennaio del 2025 la Regione Sardegna, Assessorato Difesa dell’Ambiente, Servizio tutela della natura e politiche forestali, coinvolgeva il Parco di Porto Conte preannunciando la possibilità/opportunità di presentare della progettualità al Ministero dell’Ambiente (MASE) a valere sui fondi sviluppo e coesione (FSC 2021-2027) per interventi di ripristino di aree degradate coerenti con gli obiettivi del recente Regolamento europeo 2024/1991 sul ripristino della natura. Entro la scadenza fissata per il 3 di febbraio, grazie alla capacità dei propri uffici, il Parco elaborava una scheda progetto di 4,2 milioni di euro per importanti interventi di conservazione e ripristino di habitat e specie, che proprio nei giorni scorsi è stata ritenuta meritevole di finanziamento come da me riportato in uno specifico comunicato”. Così l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva sulla importante progettualità del Parco premiata recentemente, oggetto di critiche relativamente alla paternità.
“Prendo atto che averne dato notizia è divenuto oggetto di critica da parte del precedente Consiglio Direttivo del Parco, sentitosi offeso per una progettualità, a loro dire, da ricondurre al proprio operato. Lungi da me l’intento di voler alimentare ogni inutile e sterile polemica col precedente CDA del Parco, che tuttavia ha maldestramente ritenuto di dover criticare un mio comunicato che si limitava meramente ad annunciare un importante risultato per il Parco stesso e per il territorio di Alghero. Risultato che premia la lungimiranza di questa Amministrazione che ha deciso di investire per riportare al patrimonio pubblico rilevanti porzioni di territorio da tutelare e salvaguardare come il compendio di Punta Giglio. Anziché esprimere una valutazione di merito su questa operazione – sottolinea l’Assessore all’Ambiente – il precedente direttivo ha preferito attaccarmi, volendosi ascrivere un merito che non poteva certo essere il loro, dato che, come detto sopra, si tratta di una operazione avvenuta ben oltre sette mesi dopo la loro cessazione dall’incarico”.
”Intervengo e replico pertanto solo per precisare fatti oggettivi che, come detto nella ricostruzione cronologica, riconducono alla capacità di programmazione e di elaborazione di progetti che è avvenuta con il nuovo CDA del Parco nominato durante la consiliatura del Sindaco Raimondo Cacciotto. Una precisazione necessaria – afferma Selva – contro chi ha cercato vanamente una facile visibilità e trofei da esporre, commettendo però un errore grossolano di valutazione. Sono episodi che dovrebbero però farci riflettere tutti sulla inutilità di questi riti della politica e di queste sterili contrapposizioni, soprattutto quando si affrontano temi delicati come quelli dell’Ambiente e della valorizzazione del nostro territorio”.