Alla Cantina Berritta pioggia di medaglie da “Gilbert & Gaillard”

Pioggia di medaglie per la Cantina Berritta. A riconoscere la qualità dei vini dell’azienda di Dorgali è stata ancora una volta la rinomata guida di vini “Gilbert & Gaillard”. Tradotta in nove lingue e distribuita in tutto il mondo, la guida ha valutato positivamente i prodotti della Cantina assegnando quattro ori.

Le medaglie sono andate a tutti i vini rossi prodotti dalla Cantina nella valle di Oddoene a Dorgali. Il comitato di degustazione internazionale Gilbert&Gaillard (guida che ha sede a Bailly in Francia) e composto dai maggiori esperti del settore, ha premiato i cannonau Nostranu e Thurcalesu del 2016 con rispettivamente 87 e 90 punti; il Don Baddore del 2016, blend di uve cannonau e syrah, ha ricevuto invece un punteggio di 90. Una menzione speciale è stata fatta anche al Monte Tundu del 2015: il cannonau classico si è meritato 92 punti su cento.

Non è la prima volta che i vini della Cantina Berritta vengono premiati da Gilbert&Gaillard. Già l’anno scorso l’azienda dorgalese aveva fatto incetta di premi.

«Quest’anno abbiamo avuto questa piacevole conferma – ha commentato il fondatore e vigneron dell’azienda Antonio Berritta – tutti i nostri vini rossi, senza esclusione, hanno ricevuto una medaglia d’oro. Leggendo le note del comitato di degustazione, si capisce che ognuno ha impressionato per le impronte gustative». Tra le soddisfazioni più grandi per il vigneron Antonio Berritta, si possono sicuramente menzionare quelle relative a due vini in particolare. «Il Nostranu, un vino giovane e bevibile tutti i giorni, è un vino che come dicono i giudici “non manca di carattere”; e poi il Monte Tundu, che sono sicuro darà molte soddisfazioni: è la nostra interpretazione e omaggio al cannonau di Sardegna».

La Cantina Berritta produce il rosato Marinu, i cannonau Nostranu e Thurcalesu, il cannonau classico Monte Tundu, il blend di cannonau e syrah Don Baddore e il suo particolare e unico bianco Panzale, nato dalla riscoperta dell’omonimo vitigno autoctono. La produzione avviene tramite metodi di coltivazione tradizionali

4 Gennaio 2019