Alghero Verde Sociale: coltivare l’integrazione rispettando l’ambiente

Studenti della scuola media, utenti diversamente abili e detenuti collaboreranno nell’orto didattico, per due mesi, sperimentando successi e difficoltà del ciclo produttivo di frutta e ortaggi.

L’Associazione Regionale Florovivaisti “Corallo Verde” da il via ad “Alghero Verde Sociale: Coltiviamo l’integrazione rispettando l’ambiente”. A seguito del successo di “Alghero Verde Scuola”, laboratorio didattico rivolto ai ragazzi delle scuole medie, Corallo Verde ha ampliato il suo progetto allargandone anche la mission. E’ nata così un’importante partnership con la Casa di Reclusione Giuseppe Tomasiello guidata dalla direttrice Elisa Milanesi, l’Aps Gruppo Format e l’Istituto Comprensivo n°1, che durante quest’anno ha portato alla nascita di Alghero Verde Sociale. Una scommessa che coniuga l’amore per il territorio a quello per il prossimo. Studenti della scuola media, utenti diversamente abili e detenuti collaboreranno nell’orto didattico, sito a La Purissima, per due mesi, sperimentando successi e difficoltà del ciclo produttivo di frutta e ortaggi.

Dalla semina al raccolto, ma anche mercato e filiera, i giovani agricoltori saranno guidati in un percorso formativo all’aria aperta. “Attraverso le lezioni didattiche negli ampi spazi de La Purissima e la vita nell’orto – spiega Giovanni Roma, presidente Corallo Verde – i gruppi contribuiranno ad un obiettivo comune diventando un unica realtà. Così coltiveremo l’integrazione, recuperando contemporaneamente quel legame con la terra e con le tradizioni che si è sfilacciato negli ultimi decenni portando ad un abbandono della realtà agricola isolana – spiega Giovanni Roma – Il rapporto con la terra sta alla base di un rispetto delle diversità, la terra non guarda da chi viene coltivata, accetta e accoglie, ecco perché in Alghero Verde Sociale ci saranno i giovani della scuola primaria superiore ma anche i detenuti e i diversamente abili, uomini e donne, grandi e piccoli per un obiettivo comune”.

Tutti gli attori del progetto saranno guidati da professionisti. L’educatrice Isabella Nieddu e la pedagogista Anna Rita Manunta cureranno i rapporti con i detenuti per i quali Alghero Verde Sociale è un’importante occasione di formazione professionale che contribuirà a far acquisire nuove competenze spendibili nel mondo del lavoro e permetterà ai due giovani di diventare attivi protagonisti del proprio percorso di riscatto sociale. I diversamente abili lavoreranno guidati dall’Aps Gruppo Format che supporterà gli utenti nello sviluppo di abilità sociali, quali l’attenzione per l’altro e per i suoi bisogni, il rispetto dei tempi legati al ciclo produttivo, lo sviluppo delle capacità organizzative, il rispetto dei ruoli, l’impegno e l’integrazione. Il gruppo di diversamente abili sarà composto da circa 15 persone, parte delle quali fanno parte dell’associazione Pensiero Felice che ha sposato il progetto proposto.

Gli studenti della 2^ D dell’Istituto Comprensivo n°1, guidata dal docente Fulgenzio Piras, seguiranno l’intera filiera produttiva supportando detenuti e disabili nel lavoro sul campo. Settimanalmente verranno annotati i progressi degli ortaggi e della frutta piantumata e nelle lezioni didattiche comuni si approfondiranno i temi legati al ciclo di vita delle piante, le tipologie di semina e coltivazione e le differenti modalità di raccolta. Confezionamento, tracciabilità e vendita chiuderanno il percorso formativo e nel mese di giugno il gruppo di lavoro sarà ospitato negli spazi della Conad per proporre gli ortaggi e la frutta raccolti. Alghero Verde Sociale si concluderà a fine luglio, ma fino ad allora l’orto potrà esser visitato tutti i pomeriggi quale simbolo di integrazione e amore per l’ambiente.

Nella foto: immagine d’archivio

Redazione, 10 Aprile 2015