Alghero, Morandi presenta Sardegna Expo: «a Milano un’Isola piena di contenuti» (VIDEO)

«L’obiettivo - ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio - è riposizionare l’immagine della Sardegna sui mercati internazionali e nel mondo attorno a una nuova visione strategica, che è in piena sintonia con il tema centrale di Expo, con il valore del cibo e con l'esigenza di nutrire il pianeta»

Un confronto ai massimi livelli, con esperti e testimoni, sul tema centrale della qualità della vita. Ad Alghero si svolge il primo evento del “Progetto strategico per la partecipazione della Sardegna a Expo”. Le parole del sindaco Mario Bruno in apertura dei lavori, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, Francesco Morandi. All’iniziativa della Regione ad Alghero sono presenti il responsabile dei progetti regionali per Expo, Aldo Bonomi, il coordinatore delle Regioni per l’esposizione universale milanese, Raimondo Orsetti, e l’imprenditrice Daniela Ducato. L’iniziativa di oggi è presieduta da Gian Luca Gregori, prorettore dell’Università Politecnica delle Marche (LEGGI).

«Dare un senso alla presenza della Sardegna a Expo significa scegliere un tema forte, su cui abbiamo molto da dire: la qualità della vita rappresenta l’isola e la riempie di contenuti». Queste le dichiarazioni dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi durante il suo intervento. «Dimostreremo che siamo la terra dove non solo si può fare un’esperienza di viaggio, ma dove è desiderabile fare crescere i propri figli», ha aggiunto Morandi. «L’obiettivo è riposizionare l’immagine della Sardegna sui mercati internazionali e nel mondo attorno a una nuova visione strategica, che è in piena sintonia con il tema centrale di Expo, con il valore del cibo e con l’esigenza di nutrire il pianeta. Per noi – ha continuato l’esponente della Giunta Pigliaru – l’appuntamento milanese sarà un grandissimo network in cui darci una prospettiva stabile».

Successivamente ha preso la parola Daniela Ducato, testimone della Sardegna a Expo 2015: «Trovate un altro posto al mondo così ricco di lana di pecora, di fibre di legno, di fibre di mare, di colori. Posidonia, cannonau, grano, lana: dalla natura e dalle eccellenze della nostra agricoltura ricaviamo le fibre e i colori per un’architettura di pace, per costruire senza petrolio», ha detto l’imprenditrice sarda recentemente nominata Cavaliere dal Presidente della Repubblica Mattarella. «Come testimone della Sardegna a Expo, mi è stato chiesto di portare un oggetto. Io porto un nido, perché rappresenta l’architettura perfetta. Un animale non può mettere a rischio il prosieguo della specie: ha bisogno di creare il clima migliore per i suoi piccoli. Con che cosa è fatto un nido? Con le fibre che ci riportano alle filiere del cibo. Raspi del cannonau, grano, lana, terra che consolida tutto. L’edilizia – ha aggiunto DanielaDucato – è il settore al mondo che usa più petrolio: è quindi la prima causa di inquinamento e di guerre. Usare fibre naturali e non petrolchimiche per costruire, come si fa con un nido, vuol dire fare prodotti che non contengono guerra». Daniela Ducato è uno dei testimoni della Sardegna all’Esposizione universale insieme a Paolo Fresu, Pinuccio Sciola, Luca Ruiu e Oscar Farinetti.

«Il progetto con cui la Sardegna partecipa a Expo 2015 è la strategia giusta per affrontare la contemporaneità» – ha spiegato il sociologo Aldo Bonomi, coordinatore dei progetti regionali per Expo Milano 2015. Per il responsabile nazionale del coordinamento delle Regioni, quello della Sardegna è un esempio virtuoso, un progetto di lungo respiro che va oltre concezioni semplicistiche e riduttive. «Expo non è la fiera dei cuochi migliori del mondo – ha detto Bonomi – ma rappresenta più profondamente la discontinuità dalla lunga deriva del ‘900 e dell’inizio del nuovo secolo, in cui le esposizioni universali erano il momento in cui veniva ostentata la potenza dell’industria pesante, del fordismo in continua evoluzione. L’epoca dell’industrializzazione importata sul territorio è finita e occorre ragionare su nuovi modelli di sviluppo – ha continuato – Expo è un grande momento di riflessione per i territori e la Sardegna ha dimostrato di capire appieno lo spirito con cui cogliere questa grande occasione, con un progetto senza fuochi d’artificio ma proiettato al futuro attraverso un lavoro lungo con un obiettivo chiaro da perseguire, coinvolgendo le eccellenze del territorio come l’Università».

Redazione, 17 Aprile 2015