Alghero: il green del silenzio
La denuncia dell'associazione sportiva locale ASD Alghero Park Country Club: richieste ignorate per otto anni e un danno per l'economia e il turismo della città.

Mentre la città si prepara alla nuova stagione sportiva 2025/2026, una realtà rimane in attesa di risposte da ben otto anni. Si tratta dell’ASD Alghero Park Country Club, associazione senza scopo di lucro che da anni promuove la pratica del golf, una disciplina sportiva accessibile a tutti e un potente motore di sviluppo turistico. Nonostante le numerose richieste formali e i solleciti inviati a diverse Amministrazioni comunali, l’associazione non ha mai ricevuto un riscontro. Un silenzio che si protrae anche con l’attuale giunta guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto.
Secondo il presidente dell’associazione, Gian Luca Musilli, “un silenzio istituzionale di questo tipo è inaccettabile, oltre a ignorare i doveri di una pubblica Amministrazione, danneggia gravemente la città”. Musilli sottolinea come le parole d’ordine della politica algherese, come “sviluppo dello sport”, “turismo di qualità” e “destagionalizzazione turistica”, rimangano solo promesse vuote. “Nei fatti si impedisce all’unica realtà golfistica locale di svolgere le proprie attività”, dichiara Musilli, negando a migliaia di cittadini, giovani e adulti, la possibilità di avvicinarsi a uno degli sport più praticati al mondo.
Il golf rappresenta un’opportunità di sviluppo per il turismo, in particolare quello di qualità, capace di attirare visitatori dal Nord Europa, soprattutto nei mesi meno affollati tra ottobre e giugno. Ignorare questo potenziale, e in particolare l’opportunità di realizzare un impianto sportivo pubblico nell’area di Maria Pia, “significa ostacolare lo sviluppo e impoverire il territorio”, prosegue Musilli. “Si lascia campo libero a logiche opache sul futuro delle aree pubbliche più strategiche della città”.
Il mancato progetto del Congressional Park Stadium nell’area di Maria Pia avrebbe già causato, secondo le stime, una perdita economica superiore ai 100 milioni di euro e la rinuncia a circa 160 posti di lavoro stabili. “È giunto il momento che l’Amministrazione Comunale dia una risposta concreta”, afferma il presidente, “garantendo almeno l’area pubblica dedicata all’allenamento e alla pratica sportiva del golf”.
“Escludendo ogni logica ideologica o populista, come può essere considerata credibile un’Amministrazione Comunale di una città turistica costiera di 42.000 abitanti se non riesce nemmeno a garantire un’area pubblica per un semplice campo pratica di golf?”, chiede Musilli, lanciando un appello diretto al sindaco Raimondo Cacciotto e all’assessore Enrico Daga, che hanno scelto di assumere personalmente le deleghe allo sport e al patrimonio pubblico.
L’appello si conclude con una richiesta chiara e decisa: “È arrivato il momento di trasformare le parole in azioni concrete. L’associazione sportiva golfistica locale e la città di Alghero meritano risposte concrete e responsabili, attese da troppo tempo e ormai non più rinviabili”.