Alghero a Terralba: una squadra di lavoro eccezionale

Un paese nel fango, Terralba, colpita terribilmente dall’alluvione e che da ieri è meta di volontari e soccorritori. L’unità di crisi si è organizzata in modo da soccorrere gli sfollati ma al contempo ripristinare l’uso abitativo di tutte le costruzioni sommerse dall’acqua e dai detriti. Per coadiuvare le operazioni da Alghero sono partiti in 30. E il comune di Terralba se li ricorderà i nostri ragazzi perché sono rimasti stupefatti dall’organizzazione e professionalità dimostrata durante le operazioni di controllo e verifica dei fabbricati. Alghero Grandi Eventi, Sandro Mura e Miramare Music Pub, Caffè del Principe, le sigle che raccolgono i 30 angeli , sono loro che questa mattina si sono alzati prima dell’alba, sono partiti con un furgone, un pullman e un fuoristrada per recarsi a Terralba. Nunzio Camerada, presidente di Alghero grandi Eventi si è fermato a Sassari per recuperare attrezzatura, vestiario idoneo, stivali , pale, strumenti utili alle operazioni di pulizia ed è ripartito raggiungendo i compagni che erano già arrivati sul posto. La straordinarietà dell’intervento, sottolineato anche dal comune di Terralba stà nell’organizzazione: come si lavora in un cantiere, dove ognuno opera secondo un programma di lavoro di squadra, anche sul tessuto urbano i ragazzi si sono organizzati proprio come in un cantiere. Nunzio Camerada, architetto coordinava le 4 squadre che si sono divise in più settori. “Avevamo un collegamento diretto con l’unità di crisi e con una planimetria ci indirizzavano esattamente dove c’era bisogno di un preciso intervento e li si lavorava nell’immediato”. Con pila e casco Camerada si assicurava della sicurezza ed agibilità dentro le abitazioni, gli idraulici intervenivano sulle condotte per ripristinarne l’utilizzo, i geometri coadiuvavano le operazioni di intervento , tutti i ragazzi hanno contribuito a svuotare le case dal fango, e liberare gli ingressi dai detriti o materiali trasportati dalla furia dell’alluvione. Un lavoro perfetto, veloce, coordinato e mirato. Molti volontari con l’intento di dare una mano si recavano sul posto ma non avendo la strumentazione necessaria spesso non potevano realmente essere d’aiuto. La nostra squadra ha dato il suo contributo e siamo fieri del lavoro svolto sino alle prime ore del pomeriggio. Visto che non c’era più bisogno di loro, si sono trasferiti a Uras, dove con lo stesso metodo lavoreranno nel territorio colpito dalla furia dell’acqua fino a quando non farà buio. Il sindaco non dorme da lunedì, la gente è stanca, e i nostri ragazzi con tanto coraggio e determinazione resteranno vicini a chi ha subito dei danni, cercando di fare il possibile almeno negli interventi abitativi. Li abbiamo contattati telefonicamente, sono stanchi e indaffarati, ma fieri di poter essere li a lavorare insieme a loro per ricostruire la dignità di un paese.

21 Novembre 2013