Ad Alghero 4 giornate dedicate al mondo del fumetto e dell’illustrazione
La città in vetrina per il fumetto: tra grandi maestri e nuove voci, si alza il sipario su "di:segni"
Dal 4 al 7 dicembre, la città di Alghero si trasforma nel crocevia del fumetto italiano, ospitando la quattro giorni di “di:segni”, un festival che ambisce a essere un laboratorio aperto sul presente e le metamorfosi del linguaggio grafico. Un’iniziativa che, partendo dall’intuizione dei librai delle librerie Cyrano e Azuni (Maria Luisa Perazzona, Emiliano Longobardi e Elia Cossu), propone una ricca intersezione tra fumetto, illustrazione, cinema, musica e teatro. Il cuore pulsante della rassegna, che si svolge presso Lo Quarter, è l’incontro tra generazioni: da un lato i talenti emergenti più sorprendenti, che spaziano con naturalezza tra pop e indipendente, e dall’altro le firme storiche che hanno forgiato l’immaginario del fumetto nazionale e internazionale.
L’edizione di quest’anno si apre con un tributo commosso a uno dei giganti della satira e del fumetto italiano: Sergio Staino. Giovedì 4 dicembre, il festival inaugurerà una mostra a lui dedicata, curata dallo stesso autore prima della sua scomparsa nel 2023, con la partecipazione della famiglia. La serata proseguirà con il mondo visivamente evocativo di Isabella Mazzanti che presenta la sua nuova edizione illustrata di Cime tempestose. A chiudere il primo giorno, il maestro Paolo Bacilieri ripercorrerà l’eleganza grafica del suo adattamento di Traditori di tutti di Scerbanenco, prima che la musica omaggi ancora Staino con lo spettacolo scenico Tango per Staino – Il mondo musicale di Bobo.
Il dialogo tra vecchio e nuovo prosegue venerdì 5, con le voci emergenti di Samuel Spano e Nova, che guidano il pubblico nell’immaginifico e apocalittico mondo di Disperanza. Segue il noir coloratissimo e grottesco di Francesca Ghermandi, maestra del pop-surrealista, con Bang! Sei morto. L’intersezione con il teatro si compie con l’ironia di Claudio Morici e gli interventi grafici dal vivo di Francesco Frongia nello spettacolo La malattia dell’ostrica.
Il sabato è dedicato ai maestri e alle contaminazioni culturali. Sergio Gerasi firma Valentina, quanto ti amo!, riprendendo l’iconica figura di Guido Crepax per condurla nella Milano contemporanea. Un ponte tra culture si realizza con l’incontro tra la mangaka Keiko Ichiguchi e l’autore Andrea Accardi, che narrano la storia d’amore e identità di O’Tama Kiyohara. Spazio poi al western d’autore con Ivo Milazzo, co-creatore di Ken Parker, per un dialogo sui suoi “segni” essenziali e dinamici. La serata si conclude con l’omaggio a Giorgio Gaber: Davide Barzi e Sergio Gerasi presentano il graphic novel G&G, seguito da un recital intimo e civile sulle ballate del cantautore.
Il festival si chiude domenica 7 con uno sguardo alla fragilità contemporanea e alle voci internazionali. Roberta Balestrucci e Eliana Albertini, autrice tra le più originali della nuova generazione, esplorano il tema del “tutto sotto controllo” e del disordine come nuova forma di esistenza. L’apertura internazionale si concretizza con l’artista francese Elene Usdin, che presenta René-e – Addormentata nel bosco, una fiaba politica che tocca i temi di identità e memoria. La chiusura è affidata al monologo teatrale di Andrea Santonastaso, che evocherà il genio irripetibile di Andrea Pazienza, restituendone la potenza creativa.
L’iniziativa, realizzata grazie al sostegno di Regione Sardegna, Comune di Alghero, Fondazione Alghero e Camera di Commercio del Nord Sardegna, si conferma un appuntamento imprescindibile per mappare il presente e il futuro del fumetto.
















