Acque termali: riutilizzo per il futuro del territorio

“Insieme per costruire un piano industriale da presentare alla Regione per l’utilizzo delle acque termali che eccedono il fabbisogno di Casteldoria”. È la proposta che l’assessore provinciale del Patrimonio, Gaetano Ledda, rivolge ai sindaci dei Comuni di Viddalba e Santa Maria Coghinas, direttamente interessati dalla presenza delle strutture termali di proprietà della Provincia di Sassari, e ai primi cittadini degli altri centri limitrofi che all’utilizzo delle acque hanno legato il successo di alcuni progetti della filiera della “green economy” e dell’efficientamento energetico.
L’appello dell’assessore Ledda arriva alla vigilia di un importantissimo appuntamento. «Domani saremo a Cagliari, nella sede dell’assessorato regionale dell’Industria, proprio per discutere di terme», spiega Gaetano Ledda. L’appuntamento è per le 10.30 negli uffici che si occupano specificamente di gestioni e concessioni minerarie. «Noi siamo favorevolissimi ai progetti ipotizzati dai Comuni per l’utilizzo delle acque che all’interno del centro termale non servono – spiega Ledda – ma l’ultima parola spetta all’assessorato regionale, dal quale la Provincia ha avuto in concessione le acque termali di cui resta proprietaria la stessa Regione».
L’autorizzazione regionale è vincolata alla presentazione di un piano industriale relativo alle ipotesi di utilizzo delle acque in esubero. Da qui la proposta di Gaetano Ledda. «Se ci alleiamo per presentare un progetto complessivo di utilizzo, illustrando le reali necessità e i possibili effetti positivi per la comunità locale – conclude l’assessore provinciale cui compete la gestione di questa fondamentale partita – la Regione non potrà negare il via libera a iniziative che vanno nella direzione di un migliore impatto ambientale e di un risparmio energetico ed economico, sia per gli enti pubblici che per i cittadini».

8 Maggio 2013