Prigioniero in casa: disabile difende i suoi diritti

Basterebbe una colata d’asfalto per ridare il sorriso a PierPaolo Loddo, disabile di Tortolì che ha voluto coinvolgere la stampa per portare alla luce la sua situazione. Si può rimanere prigionieri all’interno delle proprie mura, a causa di uno sterrato impraticabile con buche e avvalli, che non può essere attraversato in sedia a rotelle? Evidentemente si, perchè a quanto pare l’ultima visita fatta da qualche responsabile comunale risale a febbraio scorso. E ad oggi, dopo 8 mesi, la situazione non è cambiata. pierPaolo non può uscire di casa nemmeno per andare a visitare un amico che abita a 15 metri da casa sua. La trincea scavata dalla pioggia durante l’inverno rende difficile anche gli spostamenti con la macchina perchè le buche fanno sobbalzare il veicolo e Pierpaolo non avendo più il controllo del proprio corpo, non tiene la testa ferma e non è possibile fargli subire uno sballottolamento del genere per attraversare quei pochi metri. Strada buia e sconnessa, una vera prigione nella quale PierPaolo, non vuole morire.