Arrestati i rapinatori del Banco di Sardegna di Pattada

Subito dopo la rapina nelle filiale del Banco di Sardegna, il paese di Pattada ha vissuto “un pomeriggio di fuoco” sia per gli abitanti che per i quattro banditi che hanno portato a termine la maldestra operazione . Tre i malviventi che hanno fatto irruzione nell’istituto di credito, chiudendo a chiave cinque impiegati e altrettanti clienti nella stanza del direttore per poi riempire una borsa di assegni e soldi per un valore di sessantamila euro. Qualcosa però non ha funzionato: scatta l’allarme e il palo, che li aspetta fuori, perde la calma e decide di ripartire lasciando i compari appiedati.

 Comincia da subito la fuga per i tre rapinatori che abbandonano pistola giocattolo e borsa colma di soldi nel giardinetto attiguo alla banca. Cercano la fuga per le vie del paese, bloccano un’auto di un pensionato, lo minacciano con una pistola, nel tentativo di impossessarsi dell’automezzo e fuggire. Le grida del figlio mandano a monte la fuga in auto. Si passa quindi al piano B: provare a nascondersi perché il cerchio si stringe: sono già in movimento i carabinieri della locale stazione e nel cielo volteggia un elicottero decollato dalla base di Olbia. I tre rapinatori, Arcangelo Pintus, 25 anni di Onanì, Davide Manca, 19 anni di Galtellì e Giuseppe Ghiani, 21 anni di Lula, si disperdono per la campagna, ma in breve tempo vengono bloccati e tratti in arresto.
 
 Non va taciuto che il buon esito dell’operazione va attribuito oltre alle registrazione della video sorveglianza bancaria anche alla collaborazione offerta dalla popolazione alle forze dell’ordine. Il palo, che nell’occasione è riuscito a fuggire, ha le ore contate. 

7 Agosto 2012