Uccide il gatto a fucilate perché faceva scattare l’allarme dell’azienda

un 68enne incensurato, dirigente di un'azienda agricola del Ravennate, è stato ora denunciato dai carabinieri a piede libero con l'accusa di uccisione di animali.

Quell’allarme che risuonava più volte lo aveva infastidito a tal punto che ha deciso di imbracciare il suo fucile da caccia e uccidere a fucilate il gatto la cui unica colpa, peraltro tutta da dimostrare, era stata quella far suonare il segnale antifurto. Per questo un 68enne incensurato, dirigente di un’azienda agricola del Ravennate, è stato ora denunciato dai carabinieri a piede libero con l’accusa di uccisione di animali. L’uomo è stato colto sul fatto dai militari che erano intervenuti sul posto a loro volta proprio a causa dell’allarme.

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, infatti, un primo intervento dei militari nell’azienda agricola è avvenuto poco dopo le 20 quando l’allarme della struttura, collegato alla caserma, si è attivato. La pattuglia ha accertato che era tutto sotto controllo ed è tornata indietro, ma verso le 21 l’allarme è scattato ancora e i carabinieri arrivati di nuovo hanno sentito lo sparo beccando l’uomo col fucile e a poca distanza il gatto morto. Il 68enne, che abitualmente dorme nella struttura, avrebbe poi ammesso di avere in effetti fatto fuoco perché l’animale faceva continuamente scattare l’allarme dell’azienda.

Tratto da www.fanpage.it ©

A.P., 6 Aprile 2015