Alghero viaggia nel tempo: il Teatro Civico s’incanta con le melodie medievali

Grande successo per il progetto di Colledanchise e Carboni. Tra canti in catalano antico e l’inclusione dei ragazzi de "La Luna", la serata celebra l'identità algherese e punta a Roma.

Un Teatro Civico colmo in ogni ordine di posti, un’atmosfera sospesa tra storia e leggenda e una pioggia di applausi scroscianti. È il bilancio del successo travolgente riscosso dal duo formato da Antonello Colledanchise e Susanna Carboni, protagonisti del progetto musicale “Canti di Re, Conti e Contesse”. Un evento che è riuscito nell’impresa di riportare in vita il fascino senza tempo delle antiche melodie medievali, ricollegando Alghero alle sue radici più profonde.

Il concerto ha offerto al pubblico un vero tuffo nel passato, riscoprendo le canzoni giunte in Sardegna nel XIV secolo con i Catalani. Si tratta di un patrimonio prezioso, tramandato oralmente e salvaguardato nel tempo grazie agli studi di Eduard Toda, Pasquale Scanu, Antonio Ballero e dello stesso Colledanchise che, fin dagli anni ’70, ha registrato decine di bobine per preservare preghiere, favole e canti. Sul palco sono risuonati autentici gioielli in catalano antico come “Cosa tienes tu bon Conte”, “Agadeta” e “Mariner, bon mariner”, brani che hanno dimostrato tutta la loro forza evocativa.

Uno dei momenti più emozionanti della serata è stato dedicato ai ragazzi della Cooperativa “La Luna”, accolti da un lungo e caloroso applauso. La loro partecipazione ha trasformato l’esibizione in un importante momento di inclusione, dando al progetto un valore umano che va oltre la semplice esecuzione musicale.

L’intesa artistica tra Colledanchise e la cantante lirica e clarinettista Susanna Carboni (originaria di Macomer e partner artistica dal 2019) è apparsa solida e ispirata, arricchita dall’energia ritmica della giovane percussionista Saphira Cabula. La serata è stata nobilitata dagli interventi di Tiziana Meloni, che ha ripercorso il cammino dei Pantarei dal 1995 a oggi nella difesa della minoranza linguistica, e dell’assessore Enrico Bachisio Daga, attento cultore delle tradizioni popolari. Anche Gustau Navarro Barba, Direttore dell’Ufficio della Generalitat de Catalunya ad Alghero, ha sottolineato l’importanza vitale di queste iniziative per la sopravvivenza della lingua algherese.

A guidare il pubblico in questo mondo fiabesco fatto di castelli e corti è stata Neria De Giovanni, che con la sua conduzione elegante ha svelato un’anteprima ambiziosa: in primavera il repertorio medievale del duo potrebbe “salpare” verso nuovi orizzonti, con un possibile approdo nel Comune di Roma. L’iniziativa, sostenuta con convinzione dal sindaco Raimondo Cacciotto e dal direttore della Fondazione Alghero, Graziano Porcu, si conferma come uno dei momenti più alti della programmazione culturale cittadina, segnando un nuovo traguardo per la valorizzazione dell’identità algherese.

21 Dicembre 2025