Putifigari, simbolo della resistenza sarda: “Il Governo Meloni agisce senza rispetto per il nostro patrimonio”
M5S Alghero: Il parere sulla VIA è stato ritirato solo grazie all'opposizione locale. "La tutela del nostro patrimonio non è negoziabile. La Sardegna non si piegherà a scelte calate dall'alto."
L’opposizione sarda alla speculazione energetica si rafforza e trova l’appoggio istituzionale del Movimento 5 Stelle di Alghero. Giusy Piccone, consigliera comunale M5S, ha espresso pieno sostegno alla manifestazione organizzata dal Presidio Permanente del Popolo Sardo, lanciando un duro atto di accusa contro il Governo Meloni, ritenuto il principale responsabile di una politica che minaccia il paesaggio, la cultura e l’economia dell’Isola.
“Come sardi e come algheresi siamo fermamente contrari alla massiccia pressione speculativa che sta investendo l’isola,” ha dichiarato Piccone, evidenziando come centinaia di progetti per pale eoliche e impianti fotovoltaici industriali rischino di compromettere siti archeologici, biodiversità, agricoltura e pesca.
L’emblema di questa battaglia è il recente caso di Putifigari. Qui, il Ministero dell’Ambiente aveva inizialmente dato parere positivo alla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) per due maxi-impianti fotovoltaici su 86 ettari, uno dei quali a ridosso della domus de janas di S’Incantu, appena riconosciuta Patrimonio UNESCO.
“Il caso Putifigari lo dimostra con chiarezza: Roma procede senza rispetto per il nostro patrimonio,” ha affermato la consigliera. Solo la ferma opposizione del Comune, delle comunità locali, della Presidente Todde e delle forze politiche regionali ha costretto il Ministero a fare marcia indietro e avviare l’annullamento della VIA. “Ancora una volta, è stata la resistenza dei territori a fermare la speculazione.”
Al centro della critica del Movimento c’è il decreto statale sulle aree idonee, definito come un “attacco frontale” all’autonomia sarda. “Il vero responsabile di questa situazione è il Governo Meloni,” ha tuonato Piccone. “Il decreto calpesta lo Statuto Speciale della Sardegna, tenta di riportare a Roma tutte le decisioni su energia e territorio e spalanca le porte agli interessi speculativi. È un’operazione che considera la Sardegna terra di conquista.”
Secondo l’M5S, il caso Putifigari rivela il “metodo ricorrente” dell’Esecutivo centrale: “Autorizzare prima e preoccuparsi delle vocazioni locali dopo, ignorare i pareri del Ministero della Cultura e procedere nonostante l’opposizione delle comunità locali.”
Il Movimento 5 Stelle tiene a precisare la propria posizione sulla transizione energetica: “Non siamo contrari alle energie rinnovabili: siamo contrari allo sfruttamento indiscriminato imposto da Roma.” La ricetta proposta è quella di un modello energetico che risponda ai bisogni dei sardi, che rispetti il paesaggio e che crei valore sul territorio. “Servono impianti proporzionati al fabbisogno regionale, comunità energetiche locali, progetti sostenibili e partecipati, non colate di impianti industriali decisi da società speculative.”
In questo contesto, viene riconosciuta la “resistenza ferma” della Regione Sardegna, in particolare grazie all’applicazione della legge 20/2024 sulle aree idonee. “L’azione istituzionale, unita alla mobilitazione popolare, è l’unica vera difesa contro il centralismo del Governo,” ha concluso Piccone, confermando la vicinanza del M5S ai cittadini scesi in piazza.


















