Alghero, i Riformatori: “Il porto non è un affare privato”

“ Il Comune torni a scegliere il Presidente del Consorzio”

«Il porto di Alghero non è un affare privato: è patrimonio della città», afferma il coordinamento cittadino dei Riformatori. «E lo è ancora di più perché il Comune è socio del Consorzio con una quota del capitale sociale. Una partecipazione significativa, che rappresenta l’intera comunità e rende la vita del Consorzio una questione pubblica».

Nonostante questo, il coordinamento solleva un interrogativo: «Resta da capire se il Comune svolga davvero un ruolo da protagonista». Il dubbio nasce da un dato che i Riformatori definiscono “rivelatore”: negli ultimi vent’anni ad Alghero si sono alternati cinque sindaci, «mentre il Consorzio del Porto è guidato dallo stesso Presidente, confermato senza interruzioni da due decenni».

«È utile per tutti sapere se questa continuità sia stata davvero espressione delle diverse amministrazioni comunali», prosegue il coordinamento, «e se la scelta di chi gestisce un bilancio da quasi un milione di euro, contributi pubblici, rapporti istituzionali e concessioni demaniali sia stata effettivamente determinata e sostenuta dall’ente pubblico che rappresenta la città. Vista l’importanza strategica del porto, sarebbe grave se così non fosse».

Il tema torna d’attualità perché nei prossimi giorni è atteso – come avviene ogni quattro anni – il rinnovo del Consiglio di amministrazione del Consorzio del Porto. Un passaggio ritenuto decisivo: «L’amministrazione comunale deve fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per indicare il Presidente», sostengono i Riformatori. «Quel ruolo deve essere politico e nelle mani del pubblico».

Per il coordinamento, infatti, è indispensabile che la presidenza «sia in linea con le scelte politiche dell’amministrazione» e che «la sua posizione possa essere ricondotta alle quote di rappresentanza dei partiti di governo, come accade in qualsiasi organismo in cui è presente un ente pubblico».

«Si tratta di responsabilità», concludono i Riformatori. «La politica deve tornare ad assumersi il compito di orientare le decisioni strategiche che riguardano il porto».

1 Dicembre 2025