“Opere pubbliche di Alghero in stato semicomatoso”

Durissimo comunicato congiunto da parte del Gruppo Consiliare di Forza Italia in merito ai ritardi nell’esecuzione delle opere pubbliche e, in particolare, sulla riapertura del Mercato del Primo Pescato. Gli esponenti del gruppo di minoranza (Tedde, Caria, Bardino, Ansini e Peru) denunciano quella che definiscono una gestione “sciatta e improntata all’improvvisazione” da parte dell’Amministrazione comunale. La “non notizia” che ha innescato l’attacco riguarda proprio il mercato ittico, oggetto di interventi di riqualificazione da 125 mila euro, la cui riapertura, attesa per il 6 novembre, è slittata a data da destinarsi.

“Al 29 novembre il mercato sarebbe ‘pronto alla riapertura’ dopo ulteriori interventi, ma non sappiamo quando. Per dirla con Flaiano: ‘la situazione è grave ma non seria’,” scrivono i consiglieri. Secondo la nota di Forza Italia, lo slittamento è dovuto a “integrazioni documentali e una perizia di variante”, facendo slittare l’inaugurazione “sine die”.

L’attacco politico si estende poi ad altre criticità cittadine, definendo la gestione dei cantieri come frutto di “negligenza e lassismo”. “Nel frattempo i lavori di riqualificazione dell’altro mercato cittadino, quello di via Cagliari, per il quale la precedente amministrazione aveva stanziato 400 mila euro, non partono.” Il gruppo consiliare denuncia uno stato di abbandono generale per le principali opere pubbliche: “Mercati, Piscina, ex Cotonificio, Strada 4 corsie, Casa Comunale, ex Caserma Carabinieri sono solo alcune delle opere che languono in uno stato ‘semicomatoso’, nonostante l’impegno della struttura comunale.”

La critica finale si concentra direttamente sulla gestione politica, chiedendo al Sindaco Cacciotto di intervenire con urgenza: “È sempre più evidente la mancanza di una regia e la presenza di deleghe assessoriali esercitate in modo negligente. Siamo sempre più convinti che il Sindaco debba impegnarsi a gestire la Giunta e la macchina amministrativa. È finito il tempo del rodaggio. Gli algheresi chiedono risposte concrete e in tempi accettabili.”