“Il primo smartphone arriva a quattro anni, disintossichiamo i giovani dall’esuberante tecnologia”
L'opinione di Uccio Piras
Gli esperti come Giuseppe Lavenia hanno parlato dei pericoli per una “generazione sempre online”. La Grimaldi presenta con “disconnect cruise 2026” le gite scolastiche senza telefonini. Dalla gobba che si forma stando sempre con il volto rivolto al telefono, ai problemi alla vista, fino a un disagio psicologico che può diventare profondo, fino ad arrivare alla nomofobia: la paura irrazionale di restare scollegati dalla rete, lontani dal proprio smartphone, che può generare nei casi più gravi vere e proprie crisi di astinenza.
Un allarme che cresce, visto che il primo smartphone arriva a quattro anni, e 8 bambini su 10 a quell’età usano il tablet per guardare video o film e metà siti o app. di messaggistica. A parlarne un mese fa al teatro civico di Sassari Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e docente universitario, oltre che fondatore e presidente dell’associazione nazionale dipendenza e tecnologiche gap e cyberbullismo, punto di riferimento a livello nazionale nello studio e nell’intervento sui fenomeni emergenti legati al digitale: dalle dipendenze tecnologiche al cyberbullismo, e al social network, fino (e non è poco!!!) agli effetti sul benessere psicologico e relazionale di adolescenti, famiglie e comunità scolastiche.
Il suo intervento è stato dedicato a “adolescenti online e benessere digitale” con particolare attenzione alle sfide educative poste dalla necessità di sviluppare un uso equilibrato, consapevole e sicuro della tecnologia. Secondo Lavenia il nostro obiettivo è quello di prevenire, sensibilizzare e affrontare le nuove forme di disagio connesse all’uso distorto di Internet e delle tecnologie. Le attività promosse coinvolgono scuole, enti locali, aziende, professionisti, ma soprattutto famiglie.
I genitori possono e devono dare l’esempio. Togliere il cellulare ai propri figli oppure imporre regole troppo severe non serve, ma usare comprensione e dialogo può fare la differenza. Anche perché spesso dietro ad un uso eccessivo dello smartphone si nascondono richieste d’aiuto inespresse, bisogni emotivi non soddisfatti ed un tentativo di gestire il proprio malessere. Porre insieme delle regole flessibili ed adattabili all’età e alle esigenze può essere un atto di cura non una punizione.
Una disconnessione intelligente che è lo spirito che anima Disconnect Cruise che si prepara a tornare in Sardegna dopo l’edizione 2025, offrendo agli studenti tre date nel 2026, per vivere la prima gita d’istruzione in Italia con attività completamente tech free. Il progetto promosso da Immotravel e Grimaldi Lines in collaborazione con Di Te ETS, è stato presentato al civico di Sassari e propone un itinerario che, partendo da Porto Torres, unisce navigazione con Grimaldi on Lines, pernottamenti a bordo e in hotel 4 stelle, visite guidate a Barcellona, ma soprattutto attività esperienziali e laboratoriali curate dagli esperti. Il tutto chiaramente senza la mediazione di uno schermo, per vivere momenti di socialità autentica. Ad Maiora.
Uccio Piras


















