Capodanno Alghero: FdI contesta i ritardi. “Ancora nessun programma, Olbia e Arzachena ci hanno superato”
Alessio Auriemma, vice coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, attacca l'amministrazione Cacciotto: "Non ha visione, operatori penalizzati"
La polemica sul Capodanno algherese si infiamma. Alessio Auriemma, vice coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, lancia un duro attacco all’amministrazione Cacciotto, accusandola di gravi ritardi nella promozione e nell’organizzazione dell’evento clou del turismo invernale. “Anche quest’anno, Alghero viene superata da Olbia nella tempestività della promozione del Capodanno,” dichiara Auriemma. “A poche settimane dall’evento, non c’è ancora un programma né un nome, e questo è un danno per gli operatori economici.”
L’esponente di FdI traccia un netto paragone con la precedente giunta: “Nel 2023 il sindaco Conoci e l’Asessore Cocco annunciarono Ligabue il 27 ottobre, primi in Sardegna e con un piano già pronto. Oggi, alla stessa data, la sinistra non ha ancora deciso nulla e si è fatta anticipare da Olbia, Arzachena e altre città.”
Nel mirino di Auriemma finisce anche l’operato della Fondazione Alghero: “La Fondazione ha avviato un’indagine esplorativa per raccogliere le proposte. A sei giorni dalla scadenza non è stato annunciato alcun esito. Nel frattempo, altre città sarde hanno già definito artisti, calendari e campagne di promozione.”
L’esponente di FdI conclude con un avvertimento sui danni al settore turistico: “È inaccettabile che un evento centrale per il turismo invernale venga gestito con questa leggerezza. Gli operatori economici hanno bisogno di certezze. Ogni giorno di ritardo significa opportunità perse e prenotazioni mancate,” e aggiunge: “L’amministrazione Cacciotto ha avuto un anno intero per preparare un Capodanno all’altezza di Alghero, ma è ancora ferma a discutere se investire o no in un grande evento.”
“Chi lavora nel turismo ha bisogno di scelte chiare, comunicate per tempo, e di un’Amministrazione che abbia una visione chiara e che ci creda davvero,” è l’appello finale di Auriemma.


















