L’ANPI di Alghero aderisce all’appello per la Palestina: “Noi per una pace giusta”

La sezione "Marisa Musu" aderisce all'appello cittadino e accusa il governo Netanyahu di "pulizia etnica", invitando la comunità a mobilitarsi.

La sezione “Marisa Musu” dell’ANPI di Alghero ha annunciato la sua adesione ufficiale al documento “Appello per Alghero città solidale con la Palestina”, un’iniziativa promossa da diverse associazioni locali. La decisione, formalizzata in una nota stampa del direttivo, sottolinea l’impegno dell’associazione a favore dei valori di pace e giustizia, in linea con i principi fondativi della Costituzione italiana e con la sua storia di Resistenza.

Il direttivo dell’ANPI ha richiamato l’articolo 11 della Costituzione, affermando che “l’Italia ripudia la guerra quale strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. L’associazione ha posto l’accento sulla tragedia palestinese, evidenziando che le violenze in atto, “iniziata ben prima del 7 ottobre 2023”, sono state accelerate “verso il baratro dell’orrore di Gaza”. Il documento cita esplicitamente i bombardamenti sulla popolazione civile, la distruzione di ospedali e la morte di migliaia di bambini, denunciando una situazione che “presenta tutte le caratteristiche di un genocidio”.

Il direttivo punta il dito contro l’esercito israeliano e il governo Netanyahu, accusando l’ultradestra religiosa di aver infiammato la violenza e di attuare un “disegno di pulizia etnica finalizzato ad ulteriori annessioni illegali di territorio palestinese”. Per l’ANPI, questa è una “scelta che mina la qualità della sanità pubblica e tradisce la promessa di rafforzare i servizi sul territorio”.

“Condividendo il contenuto del predetto documento”, la sezione Marisa Musu non solo ha aderito all’appello, ma ha anche invitato “le altre associazioni, i partiti e movimenti politici, le organizzazioni sindacali e di categoria ma anche i singoli cittadini ad aderire all’appello o a produrne di propri”. L’obiettivo è chiaro: “portare pace e giustizia in quella terra martoriata” e costruire una mobilitazione diffusa per fermare il conflitto.

4 Agosto 2025