Estremismo giovanile, perquisizioni anche in Sardegna

Indagati minori tra Oristano, Sassari e Cagliari

La Polizia di Stato ha eseguito 22 perquisizioni in tutta Italia nei confronti di minori tra i 13 e i 17 anni coinvolti in contesti estremisti di matrice suprematista, jihadista, accelerazionista e antagonista. L’operazione, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, è il frutto di un’attività investigativa articolata e condivisa in sede di Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo.

In Sardegna, le perquisizioni hanno interessato le province di Oristano, Sassari e Cagliari, dove numerosi minori sono risultati coinvolti in ambienti radicalizzati, tra suprematismo e ideologie estremiste.

In provincia di Oristano, due 15enni e un 13enne sono stati perquisiti nell’ambito di un’indagine per diffusione di contenuti suprematisti. Le perquisizioni scaturiscono da un’inchiesta avviata dopo che un coetaneo aveva pubblicato online immagini in cui impugnava armi e mostrava simboli neonazisti. A Sassari, un 17enne è stato coinvolto in un’indagine connessa a un arresto avvenuto nel 2024 per finalità di terrorismo e propaganda d’odio razziale e religioso. A Cagliari, le indagini hanno interessato minorenni in collegamento con gruppi suprematisti e sono parte di un’azione più ampia che ha già portato ad arresti e sequestri.

Le indagini hanno confermato che la radicalizzazione tra i giovanissimi avviene soprattutto online, dove vengono scambiati contenuti violenti, antisemiti o inneggianti al terrorismo. Nelle perquisizioni sono stati rinvenuti armi giocattolo modificate, manuali d’addestramento, simboli nazisti e suprematisti, e materiali per la fabbricazione di ordigni.

Secondo la Polizia, la Sardegna non è un’eccezione ma rappresenta un territorio dove, come altrove, si sta assistendo a un fenomeno allarmante di devianza minorile a sfondo ideologico. Le attività investigative proseguiranno, con particolare attenzione alla sfera digitale e ai canali di comunicazione giovanili.

1 Agosto 2025