Collegamento con il treno a idrogeno, nuovo appello di comitati e associazioni

Inviata una lettera alla presidente Todde, ma anche a Comandini, all'assessore Piu e al portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli

Prosegue la battaglia di comitati e associazioni per chiedere l’annullamento della realizzazione del collegamento ferroviario con treno a idrogeno e la conseguente rimodulazione delle risorse.

Stavolta il Comitato Metrotranvia Sassari Alghero Sorso, il Comitato di Borgata Guardia Grande – Corea, il Comitato Zonale Nurra e LIPU – Coordinamento Regionale Sardegna si appellano alla presidente della Regione, Alessandra Todde, al presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, all’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Piu, che è anche dirigente regionale di Europa Verde, e al portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli. Nella lettera, che pubblichiamo integralmente, viene chiesto un incontro urgente.

Egregi Onorevoli,
con la presente lettera aperta siamo costretti a portare nuovamente all’attenzione

della classe dirigente politica il grido di dolore dell’intero territorio del nord ovest Sardegna.

Come noto, il nostro territorio è oggetto di un’importante progettazione, finanziata con i fondi PNNR e cofinanziata con le risorse del fondo nazionale complementare e di coesione, che prevede la realizzazione di un complesso sistema di infrastrutture, comprendente la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno, da utilizzare per la trazione ferroviaria, e un’infrastruttura ferroviaria che collega l’aeroporto di Alghero con la stazione di Mamuntanas.

Le caratteristiche dell’intervento, collocandosi ed attraversando un’area (agricolo-residenziale) estremamente sensibile e tutelata, rende l’opera fortemente impattante dal punto di vista ambientale e paesaggistico, non fornendo allo stesso tempo, efficaci risposte alle esigenze di mobilità e connessione della collettività di Alghero e dell’area vasta della futura città metropolitana di Sassari.

Tutto questo in chiaro contrasto con tutte le specifiche previsioni programmatiche, sia regionali sia territoriali, che prevedono il passaggio dell’intero sistema di mobilità convergente su Sassari da ferroviario a tranviario attraverso il tram treno, secondo quanto previsto dall’originario Progetto Generale per la Metropolitana Leggera “Completamento rete urbana di Sassari e collegamento all’aeroporto di Alghero – Fertilia”).

L’intervento previsto, calato dall’alto e mai formalmente condiviso nelle sue fasi iniziali dalle Istituzioni e dalle comunità locali, riproponendo, invece, la sperimentazione dell’idrogeno per la trazione ferroviaria (i cui esiti negativi nelle diverse sedi europee dove è stata avviata sono noti e certificati) si propone di mantenere, nel contesto di una rete ferroviaria funzionalmente isolata, il sistema ferroviario, bloccando, di fatto, il processo di elettrificazione propedeutico al passaggio dell’intero sistema convergente su Sassari da ferroviario a tranviario, anche attraverso il tram treno, previsto dalla programmazione regionale.

Per brevità e complessità delle questioni trattate, non ci soffermiamo, in questa sede, sulle specifiche incongruenze, criticità e insufficienze emerse dalla valutazione degli elaborati progettuali, richiamati da diversi Enti, nell’ambito della fase istruttoria della Conferenza di Servizi.

In diverse occasioni, in questi ultimi mesi in particolare, l’Ente proponente, evitando di approfondire l’aspetto caratterizzante l’intervento ovvero la realizzazione dell’impianto industriale funzionale alla sperimentazione dell’idrogeno, ha invece solamente evidenziato l’importanza della realizzazione della bretella ferroviaria dalla nuova Stazione di Mamuntanas all’Aeroporto.

È utile evidenziare alcuni aspetti specifici relativi alle caratteristiche dell’intervento previsto.

Si tratta della realizzazione di un’infrastruttura di tipo ferroviario che prevede lo sviluppo di una linea ferroviaria di circa 6.700 mt, dei quali circa mt. 1.070 sono in viadotto e mt. 4.320 circa in rilevato.

L’attraversamento previsto, che interessa oltre cento particelle catastali, risulterà particolarmente impattante anche da un punto di vista visivo in un contesto “sensibile” come quello della Bonifica di Alghero, che il PPR individua come “sito storico identitario”.

Tutto questo mentre la scelta alternativa, prevista dalla programmazione regionale, renderebbe possibile, invece, la realizzazione di una infrastruttura di tipo tranviario e comporterebbe sia una notevole riduzione dell’impatto sul territorio, evitando viadotti e rilevati, sia le criticità conseguenti in fase di esercizio, nell’ambito del reticolo agricolo – residenziale attraversato.

Come abbiamo cercato stringatamente di evidenziare, le scelte che si stanno per compiere comporteranno, se non adeguatamente riconsiderate, importanti criticità sotto diversi profili.

Vi chiediamo, pertanto, di assumere un’iniziativa diretta affinché si intervenga a sospendere immediatamente, con l’autorevolezza che è propria dell’Autonomia regionale, la realizzazione della tratta ferroviaria Alghero Aeroporto – stazione Mamuntanas e il centro di produzione dell’idrogeno, si proceda alla rimodulazione dei fondi consentiti dai relativi decreti ministeriali e conseguentemente si ridefinisca l’intero progetto per renderlo coerente con la visione e le previsioni degli atti di programmazione vigenti.

Cogliamo l’occasione per chiedere un incontro urgente.

10 Maggio 2025