Incontro in prefettura, tra sindacati e Sogeaal resta il gelo

«In Prefettura si è assistito alla consueta difesa autoassolutoria dell'operato del Management, a un atto di accusa nei confronti delle Rappresentanze Sindacali Aziendali» - hanno detto i rappresentanti della UILtrasporti e UGL Trasporto Aereo. Confermato lo sciopero dei lavoratori in programma venerdì.

Ieri mattina (lunedì), si è tenuto un incontro in Prefettura, dove è stata confermata la grande distanza fra Sindacati ed Azienda, rappresentata dal direttore Peralda, che non ha smentito le parole della proprietà su privatizzazione, presenza Ryanair e programmazione 2016. Inoltre – secondo quanto scritto dai sindacati in una nota stampa – non avrebbe dato nessun’altra informativa nuova e soddisfacente.

«In Prefettura si è assistito alla consueta difesa autoassolutoria dell’operato del Management, a un atto di accusa nei confronti delle Rappresentanze Sindacali Aziendali, evidentemente non gradite, a cui i sindacati hanno invece ribattuto rimarcando l’esistenza di una gestione delle relazioni industriali di Sogeaal più che mai discutibile. La riunione si è chiusa con un nulla di fatto».

Confermato intanto lo sciopero di venerdì 12 febbraio, «a causa della lamentata situazione aziendale non serena, frutto di comportamenti di Sogeaal e delle premialità da questa operate, incomprensibili o comunque del tutto arbitrarie. In questo contesto i Sindacati evidenziano che in occasione dello sciopero e malgrado rigide disposizioni di legge, oltre a ridondanti informative e sollecitazioni inoltrate costantemente e per tempo sia all’Azienda che a tutti Enti Monitori, non sono state definite le squadre di servizio minimo: operazione obbligatoria a cura dell’Azienda che andava fatta almeno cinque giorni prima rispetto alla data del 12 febbraio (quest’ultima da escludersi sempre in virtù di dette norme)».

«Senza questi contingentamenti, – proseguono i rappresentanti sindacali –  il rischio della sospensione di servizi pubblici è concreto, ma esclusivamente per negligenze gestionali che certamente esulano sia la volontà delle Organizzazioni promotrici e dei lavoratori. Gli scaduti Termini non hanno permesso la definizione di dette liste, che di conseguenza non potrebbe avvenire: per l’utenza, a questo punto, il 12 febbraio rischia di tradursi nella negazione del proprio diritto di viaggiare, malgrado la ponderata e deliberata scelta sindacale di un’astensione simbolica dei lavoratori dalle ore 12 alle 16, durante un periodo di minima attività, a sottolineare che ne i sindacati ne i lavoratori vogliono penalizzare l’utente finale. Ora qualcuno vorrebbe procedere fuori dai termini di legge contingentando comunque il personale sulla base di fantasiose e infondate interpretazioni delle leggi e delle regolamentazioni anziché attenersi ad applicarle, a dimostrazione che la legge è uguale per tutti ma per alcuni è più uguale di altri» – concludono i rappresentanti sindacali.

9 Febbraio 2016