Marcello Fois e Michela Murgia presentano a Cagliari e Nuoro “Quasi Grazia”

l'ultimo "romanzo in forma di teatro" di Marcello Fois, dedicato alla figura di Grazia Deledda, l'unica donna italiana che abbia vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Appuntamento giovedì 2 marzo alle 23 al Teatro Massimo di Cagliari e venerdì 3 marzo alle 19 al Teatro Eliseo di Nuoro.

Marcello Fois e Michela Murgia presentano a Cagliari e Nuoro “Quasi Grazia” (L’arcipelago – Einaudi 2016), l’ultimo “romanzo in forma di teatro” di Marcello Fois, dedicato alla figura di Grazia Deledda, l’unica donna italiana che abbia vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Appuntamento giovedì 2 marzo alle 23 al Teatro Massimo di Cagliari e venerdì 3 marzo alle 19 al Teatro Eliseo di Nuoro. Le due serate, anteprima della quinta edizione del Festival Éntula, sono organizzate da Sardegna Teatro e Lìberos.

Un perfetto “romanzo in forma di teatro” intorno alla figura di Grazia Deledda, l’unica donna italiana che abbia vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Prime presentazioni in Sardegna per il nuovo romanzo di Marcello Fois “Quasi Grazia” (L’arcipelago – Einaudi 2016). In attesa di vedere la pièce rappresentata a teatro nella stagione 2017/18, l’autore racconterà il suo nuovo lavoro a Cagliari e Nuoro, accompagnato dalla scrittrice Michela Murgia che interpreterà Grazia Deledda nella produzione di Sardegna Teatro per la regia di Veronica Cruciani. Appuntamento giovedì 2 marzo alle 23 al Teatro Massimo di Cagliari e venerdì 3 marzo alle 19 al Teatro Eliseo di Nuoro. Le due serate, anteprima della quinta edizione del Festival Éntula, sono organizzate da Sardegna Teatro e Lìberos. Durante le serate l’autore sarà disponibile per il firma copie.

Marcello Fois, “Quasi Grazia”: Un perfetto «romanzo in forma di teatro» intorno alla figura di Grazia Deledda, l’unica donna italiana che abbia vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Al centro, tre momenti della sua vita lontani decenni l’uno dall’altro: il giorno in cui Grazia lascia la Sardegna e tutto quello che rappresenta, il giorno in cui vince il premio piú prestigioso al mondo e il giorno in cui un dottore la guarda negli occhi per trovare parole che non facciano troppo male. In mezzo, la vita tutta. Ed è seguendo con calore quella vita che questo libro non smette mai d’interrogarsi (e d’interrogarci) sulla scrittura, l’amore coniugale, il ruolo della donna e il senso del fare artistico.

Nuoro, 1900. Grazia non ha neppure trent’anni quando decide di trasferirsi a Roma con il marito. La città eterna sembra chiamarla, o forse sfidarla: contro il parere della famiglia, la giovane Deledda si getta a capofitto nel mondo.
Stoccolma, 1926. È il pomeriggio che precede la consegna del Premio Nobel: in una camera del Grand Hôtel, marito e moglie si confrontano con tenerezza, entrambi stupefatti, su come sia possibile che la vita li abbia condotti alle soglie di quel giorno glorioso.
Roma, 1935. In uno studio radiologico, un medico cerca di trovare le parole esatte per comunicare a una donna (che proprio delle parole ha fatto la sua forza) la ferocia del male che di lí a un anno la porterà via.

Marcello Fois illumina tre momenti decisivi della vita dell’autrice di Canne al vento, consegnandoci una storia di vocazione imbattibile, di tenacia assoluta, di fede cieca nel potere della scrittura. Un omaggio appassionato a un’autrice troppo a lungo sottovalutata, che letta oggi rivela tutta la sua dirompente contemporaneità.

 

28 Febbraio 2017