Fine legislatura Lubrano: la parola al Sindaco

Un ora e mezza circa per mettere chiarezza sul suo operato e per raccontare i retroscena di una maggioranza che ha fatto la vera opposizione di questa giunta, dove la regia di mani esterne ha voluto che questo sindaco avesse le ore contate e un mea culpa degli errori che sono stati fatti in questo anno e mezzo di governo. In conferenza stampa questa mattina il sindaco Lubrano ha messo i puntini sulle i e si è tolto i suoi sassolini, per meglio dire macigni, che aveva dentro le scarpe. Una conferenza stampa dai toni pacati,dove un uomo ha voluto dimostrare il suo lavoro e un sindaco che si è trovato a gestire una situazione politica assatanata di poltrone dove non è riuscito a mettere pezze. Questo in soldoni l’accusa di Lubrano, che quasi non nomina la sua opposizione in consiglio ma addita una maggioranza scomposta, ostile e non partecipativa, dove pochi gli sono stati fedeli, dove i trasgressori continuavano a chiedergli posti caldi e dove non si riusciva a trovare compromessi mettendo in secondo piano diverse urgenze che oggi la città recrimina. Ma non è solo stata un auto difesa, anzi. Il sindaco è partito con una buona notizia legata ai 26 addetti alla sosta, i parcheggini, che a quanto pare rientreranno a lavoro, ufficialmente riassorbiti dalla In house dal primo gennaio 2014. Manterranno il loro contratto part time e si porterà avanti il modello dei gratta e sosta come anticipato nel mese di ottobre. Questo almeno è stato discusso nella riunione dell’altro ieri con i sindacati. “Il governo Lubrano ha concluso forzatamente il suo mandato con il portafoglio di 484 persone che hanno mantenuto il loro posto di lavoro “.

Cosi il sindaco ha ribadito tutto lo sforzo che è stato messo nel pensare primariamente alla città e ai cittadini, rinforzando i servizi sociali settore di primo interesse di questa giunta sin dall’inizio. Ha ribadito l’importanza della legalità, cercando di soverchiare il metodo del clientelismo e delle amicizie, facendo riferimento a fatti pregressi, e portando alla luce le mancanze delle amministrazioni precedenti. “E vero che non ho mai incontrato i cittadini in via columbano, come avevo detto in campagna elettorale, perchè in verità li incontravo a Sant’Anna ogni giorno e questo non è stato ricordato. Come non è stato ricordato che ho voluto fare chiarezza sulle procedure e sui metodi, basti vedere il discorso degli scrutatori e la mia insistenza sul mantenere questa città pulita, un esempio ne è il quartiere di Sant’Agostino dove i residenti stessi avevano capito che mantenerlo decoroso era un vanto per loro stessi. ” E il sindaco elenca una serie di operazioni volte al miglioramento della città e del grande sacrificio che è stato fatto nel reperire fondi utili che non c’erano. “Sono state dette tante bugie solo per screditare il mio lavoro, mi hanno massacrato su tutti i fronti per il semplice motivo che si doveva mandare a casa un sindaco scomodo. 6 consiglieri della maggioranza hanno tradito gli undici mila voti di persone che credevano nel nostro lavoro e li hanno presi in giro, spalandomi la fossa giorno dopo giorno.” Dunque un’esperimento fallito quello di una sinistra allargata, con l’estrema coalizione di sinistra e Alguer Rosa che secondo il sindaco ha remato contro dall’inizio. Per non parlare poi dell’intromissione dell’onorevole Mario Bruno, e Lubrano lo dice chiaramente, che prima lo ha portato sul trono poi ce l ha tolto, scombussolando quelle che erano le logiche di partito e imponendo un’assegnazione di poltrone che per diversi motivi non andavano bene. E Lubrano racconta i retroscena delle riunioni e degli incontri, facendo trapelare le verità di un governo mai unito che gli ha chiesto conto dal secondo mese di insediamento, quando non si potevano certo cambiare le cose e non si poteva usare la bacchetta magica. E accusa pesantemente il consigliere Daga, il cui contributo assessoriale non sarebbe arrivato se non ci fosse stato quello di Mario Bruno, dove si giocava a ” chi compra una vocale” e dove nonostante si fosse azzerata la giunta non si era riusciti a ricompattare una maggioranza. “Tutto un pasticcio di persone che forse non si sono resi conto che a perderci, da tutto questo “mordi e fuggi” erano i cittadini di Alghero”. Alla nostra domanda finale, se si ricandiderà Lubrano risponde” Ci sto ancora pensando, ma visto l’affetto delle persone che ogni giorno mi dimostrano, non sarebbe un idea da scartare”.

9 Novembre 2013