Yacht incagliato all´Asinara, sei persone messe in salvo dalla Guardia Costiera

L’imbarcazione da diporto, lunga 18 metri, di bandiera italiana, era incagliata su un fondale roccioso sulla rotta dell´Asinara.

La sala operativa della Guardia Costiera di Porto Torres è stata allertata via radio sul canale internazionale di soccorso 16 VHF dal comandante di un’imbarcazione da diporto di bandiera italiana, che ha lanciato il Mayday richiedendo immediati soccorsi a seguito di un incaglio avvenuto in una zona di basso fondale prospiciente Cala Reale dell’Asinara. Ricevuta la richiesta di soccorso, il personale della Guardia Costiera di Porto Torres ha assunto il coordinamento delle operazioni di salvataggio, invitando i membri dell’equipaggio in difficoltà ad indossare i giubbotti di salvataggio e inviando sul punto la motovedetta CP 810, unità specializzata in tale attività, due battelli veloci, un’unità navale dei Carabinieri di Porto Torres e il personale subacqueo del distaccamento locale di Vigili del Fuoco, intervenuti con un mezzo nautico.

Giunto sul posto, il personale della motovedetta ha avuto modo di verificare che l’imbarcazione da diporto, lunga 18 metri, di bandiera italiana iscritta a Genova, era incagliata su un fondale roccioso sulla rotta di avvicinamento al molo di Cala reale, nell’Area Marina Protetta dell’Asinara. L’urto sugli scogli ha provocato una piccola via d’acqua dallo scafo, motivo per il quale il comandante dell’unità da diporto è stato formalmente diffidato, in applicazione alla legge sulla Difesa del Mare, a porre in essere a proprie spese tutte le attività finalizzate a scongiurare eventuali danni ambientali.

Al fine di alleggerire il peso dell’imbarcazione incagliata, parte dei membri dell’equipaggio è stato fatto trasbordare su un’unità dei Carabinieri e trasferita in banchina a Porto Torres, senza che vi fosse la necessità di richiedere assistenza medica. Il comandante e un membro dell’equipaggio rimasto a bordo, seguendo le istruzioni della sala operativa della Guardia Costiera, si sono immediatamente attivati per rimuovere l’unità per il successivo trasferimento, per mezzo di una motobarca del locale Gruppo Ormeggiatori/Battellieri, presso un cantiere di Porto Torres, unico capace di tirare a secco un’unità di quel peso e lunghezza.

Le operazioni di rimorchio, iniziate alle ore 13.45, sono state monitorate dalle unità navali della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, sotto il coordinamento della Sala Operativa della Capitaneria di Porto Torres. Il rimorchio è stato possibile in quanto l’unità sinistrata è stata rimessa in galleggiamento con il posizionamento di palloni da parte dei sommozzatori del distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco. Le operazioni di rimorchio si sono concluse alle ore 17 di oggi, con l’unità recuperata e messa a secco in cantiere, a disposizione degli inquirenti della Capitaneria di Porto e dell’Ente Tecnico, in quanto potrà riprendere la navigazione solo dopo la convalida dei certificati di sicurezza.

Il comandante della Capitaneria di Porto turritana, Emilio Del Santo, sottolinea la prontezza d’intervento e la sinergia di tutte le forze messe in campo per il salvataggio/recupero hanno consentito di evitare sversamenti di idrocarburi in un ecosistema così sensibile e delicato quale quello dell’Area Marina Protetta dell’Asinara, soprattutto ove si pensi che l’unità sinistrata aveva a bordo circa 2000 litri di benzina. Scongiurati lesioni alle persone e danni all’ambiente marino, continua il Comandante Del Santo, sarà avviata un’inchiesta amministrativa finalizzata a capire le cause del sinistro marittimo, considerando anche che la zona di basso fondale risulta segnalata sulle carte nautiche.

9 Agosto 2019