XXX° congresso di Sessuologia

Al XXX° congresso di Sessuologia, svoltosi nei giorni scorsi ad Helsinki, erano presenti tutti i luminari mondiali del settore, dal Dott. Ogino a Knaus alla Dott.ssa Marina Tromba accompagnanta come oramai consuetudine dagli amici Peach Tes e Peach Moll. Candidati i più famosi playboy del mondo, in quanto il tema era il solito ed eterno enigma: E’ l’uomo che conquista o è la donna che tira il gioco? Oltre ai vari Gigi Rizzi, Gunther e Saks, Richard Gere, Brad Pitt, sorpresa delle sorprese, c’era anche Silvio Berlusconi, invitato nientepopodimeno che dalla bella presidentessa finnica che pare sia stata affascinata e stordita dal fascino del Cavaliere italiano, forte del suo menestrellare e del suo eccellente palmares: il 52% delle donne italiane si sono innamorate di lui. Il Cavaliere, seppur fuori concorso, è stato inviato a raccontare qualche scappatella. Piccante prima, intimorito e riservato poi, il nostro eroe ha parlato per ben 2 ore, raccontando decine di aneddotti vissuti e goduti. Ad un certo punto si è rivolto alla giuria internazionale rappresentata da esponenti di 200 paesi dicendo: “Tu sei turco? La turca fatta”, “Tu sei francese? Fatta”. “Tu americano? Fatta”.

E così via per quasi tutte le nazioni escluse quelle dei sovietiche e cinesi. Una esponente cubana, intimidita, chiese: “Senor, me consenta, mai fottuta una hermana mia?

Lui la guardò con sufficienza e disse: “Fuma che te passa”.

Oramai era un fiume in piena, il pubblico in delirio urlava “Forza Italia, forza Europa, forza mundo…” Una bolgia infernale: anche Peach Moll era eccitato, mentre Tes manteneva le sue posizioni. La Tromba, anche lei visibilmente arrapata, si avvinghiava a Peach Tes. I Playboy candidati, vista la mala parata, lestamente abbandonarono la sala, seguiti dai ‘booooh’ del pubblico oramai incantato dinanzi al vincitore della XXX^ edizione della ‘Mona d’oro’. E mentre il vincitore si apprestava a sollevare e baciare l’ambito trofeo, ebbro di potere, sentendo quel pubblico al 90% femminile tutto suo, non resistette e stipulò un contratto con tutte le donne del mondo civile, comuniste escluse chiaramente. Ormai tardi il trionfatore decise di chiudere in bellezza dicendo una frase che passerà alla storia: “Dicono che sono un donnaiolo? Che dicano!” Fu un boato.

A quel punto la bella presidentessa finnica, anche lei turbata, offrì al vincitore un culatello di renna. “Grazie – disse lui – se poi è di renna vuol dire che è femmina e me lo faccio stanotte”.

19 Febbraio 2013