Wi-Fi libero nei locali pubblici. Sconfitta la burocrazia

La notizia che qualsiasi titolare di locale pubblico potrà fornire il proprio esercizio commerciale di un servizio wi-fi libero è passata un po’ in sordina, mentre invece è un passaggio legale molto importante per avvicinarsi finalmente ad una liberalizzazione completa del wi-fi anche in Italia. La sentenza del Garante per la Privacy,  che  elimina l’obbligo da parte degli  esercenti di registrare i dati degli utenti e quindi la corresponsabilità della navigazione in rete dei propri clienti, apre uno scenario tutto nuovo e, di fatto, sgrava i commercianti di un peso burocratico e macchinoso fino ad ora inconcepibile. La normativa prevedeva la registrazione e l’archiviazione online dei dati personali di chi usufruiva del servizio di collegamento al web, attribuendo al titolare del locale una parte della responsabilità dell’uso illegale della rete da parte degli avventori.

Tutto questo mentre negli Stati Uniti il presidente Obama ha in mente il faraonico progetto di  creare una rete wi-fi libera per tutti da una costa all’altra del paese. In Italia siamo in ritardo sulla costruzione di smart city, dove connettersi con le più moderne tecnologie per interagire nella vita quotidiana diventa un sogno, ma almeno un primo passo è stato fatto e, come afferma il presidente della Federazione Italiana dei Pubblici Esercenti, Lino Stoppani, bar, ristoranti, discoteche e stabilimenti balneari potranno arrivare in poco tempo a quella interattività che sarà il valore aggiunto da mettere a disposizione della clientela di questa era digitale.

16 Febbraio 2013