“Una città senza regole crea mostri nell’amministrazione”

Durante le inaugurazioni delle sedi elettorali di via Mazzini e via Carbonia, la candidata a Sindaca per la lista SEL, Fiorella Tilloca, ha illustrato ai presenti una parte del programma focalizzando l'attenzione sul concetto di regole certe per evitare una mala gestione della cosa pubblica.

Sabato 10 e domenica 11 maggio, durante gli eventi organizzati per le inaugurazioni delle sedi elettorali in via Mazzini 23 e in via Carbonia 32, la candidata a Sindaca per la lista SEL Fiorella Tilloca, ha illustrato ai presenti una parte del programma focalizzando l’attenzione sul concetto di regole certe per evitare una mala gestione della cosa pubblica. “Le regole certe – ha dichiarato Fiorella Tilloca –  sono la condizione indispensabile per garantire la convivenza civile in una società democratica. Una città senza regole produce mostri nell’amministrazione. Molte delle amministrazioni che si sono succedute dal dopoguerra ad oggi hanno volutamente voltato le spalle alle regole. Lo hanno fatto consapevolmente perché l’assenza di regole genera una sorta di linea senza confine , in cui poter agire per l’interesse di pochi a scapito del bene comune. Questo modo di gestire la cosa pubblica ha, nel tempo, generato, genera e può ancora generare brutture: la crescita incontrollata di interi quartieri senza servizi, con strade che si interrompono improvvisamente, aree per servizi sottratte al loro scopo per favorire l’ingordigia degli speculatori”.

“Tutto questo è stato reso possibile per l’assenza di regole o per la voluta ambiguità di alcune regole, come alcune di quelle ancora vigenti nel PRG – ha proseguito la candidata a Sindaca per Sinistra,  Ecologia e Libertà. Il fatto, evidente, dell’assenza di un Piano Urbanistico Comunale (PUC) si deve essenzialmente agli ostacoli posti in essere da chi in Consiglio Comunale rappresentava i cosiddetti poteri forti, in collegamento con la speculazione edilizia avvenuta sul nostro territorio”.

Per Tilloca “La nuova Amministrazione dovrà impegnarsi formalmente con tutta la città, pena le dimissioni, ad approvare il PUC entro e non oltre i prossimi due anni. La discussione deve ripartire dal lavoro svolto dall’Amministrazione di centrosinistra che governò la città del 1994-98. Le professionalità allora coinvolte devono essere protagoniste, insieme ai docenti del dipartimento di Architettura, tenendo conto di un un adeguamento del Piano al PPR e alle sue specifiche indicazioni che rappresentano l’aspetto culturalmente, economicamente e strategicamente più elevato nel momento attuale” – ha concluso Fiorella Tilloca.

12 Maggio 2014