Uccisa e trovata nel freezer, Pm chiede l’ergastolo per il fidanzato

Il sardo 35enne Giulio Caria è accusato di aver ucciso la compagna Silvia Caramazza: il suo corpo venne ritrovato dentro il freezer a pozzetto nell'appartamento della vittima a Bologna.

ll pubblico ministero Maria Gabriella Tavano ha chiesto l’ergastolo per Giulio Caria, il sardo 35enne accusato di aver ucciso, nel giugno dello scorso anno, la fidanzata 39enne commercialista Silvia Caramazza, e di averne nascosto i resti nel freezer dell’appartamento in cui lei viveva, a Bologna. Le richieste sono arrivate questa mattina al termine di una requisitoria durata quasi tre ore, nel primo giorno del processo con rito abbreviato celebrato a Bologna davanti al giudice Gianluca Petragnani Gelosi.

Prima della requisitoria l’imputato, difeso dagli avvocati Agostinangelo Marras e Savino Lupo, ha rilasciato dichiarazioni spontanee proclamandosi totalmente estraneo al delitto e perciò innocente. Il processo prosegue ora con le parti civili ammesse, ossia i familiari della vittima, il Comune di Bologna e L’Unione donne in Italia (Udi) anch’essi  ammessi come parti civili nel processo contro Giulio Caria,  accusato di aver ucciso la compagna, Silvia Caramazza, il cui corpo venne ritrovato il 27 giugno del 2013 dentro il freezer a pozzetto, nell’appartamento della vittima. Dopo la  lunga requisitoria della  pubblica accusa sarà la volta degli avvocati della difesa: l’udienza è stata aggiornata a venerdì, per la sentenza.

17 Settembre 2014