Terremoto sull’Igea, arrestato il presidente e oltre sessanta indagati

Le ipotesi di reato contestate sono peculato, turbata libertà degli incanti, truffa e voto di scambio.

Terremoto sull’Igea, azienda in house della Regione nata con il compito di gestire la messa in sicurezza delle aree minerarie. Due le persone arrestate questa mattina, durante un blitz dei carabinieri della Compagnia di Iglesias, nell’ambito dell’inchiesta “Geo&Geo”. Ai domiciliari è finito l’ex presidente della società, Giovanni Battista Zurru, 76 anni. In carcere, invece, l’autista della società ed ex sindacalista Marco Tuveri, 62 anni, mentre un provvedimento di obbligo di dimora nel comune di residenza è stato comminato per la segretaria Daniela Tidu, 40 anni.

Le ipotesi di reato contestate sono peculato, turbata libertà degli incanti, truffa e voto di scambio. Ben 62 le persone indagate. Sono attualmente in corso perquisizioni negli uffici dell’Igea e nelle abitazioni degli indagati. Le indagini dei carabinieri sono partite circa un anno fa a seguito di denunce ed esposti.

Gli arresti arrivano il giorno dopo la firma dell’accordo per la fuoriuscita di 104 esuberi, ma soprattutto a pochi giorni dalla fine della protesta delle 37 lavoratrici che hanno trascorso undici notti all’introduzione della miniera di Villamaria per chiedere lo sblocco degli stipendi.

 

17 Dicembre 2014