Tedde sui referendum

Esprimo apprezzamento per lo straordinario risultato del voto referendario ad Alghero, che una volta di più fa capire l’alto grado di maturità e consapevolezza politica dei cittadini Algheresi. Hanno vinto i cittadini, in un contesto in cui le forze politiche hanno assunto nel migliore dei casi un ruolo “tiepido” . I referendum hanno preso a spallate una certa politica, la gente ha dato spontaneamente una spinta forte verso il cambiamento.
Ora l’architettura istituzionale della Sardegna dovrà essere necessariamente modificata e i costi della politica regionale ragionevolmente ridotti. Ma per fare ciò è indispensabile che le forze politiche che siedono in Consiglio Regionale lavorino a testa bassa per dare attuazione alla volontà popolare. Occorrono interventi normativi immediati sul patrimonio delle quattro Province cancellate, per la salvaguardia dei loro dipendenti e per la presa
in carico e pagamento dei debiti nei confronti delle imprese. Non si può correre il rischio di abbandonare al caos più totale interi territori in assenza di provvedimenti attuativi. E questa volta la politica non può invocare la forza della volontà popolare per supplire alla sua debolezza nell’approvare le riforme in Consiglio Regionale.

9 Maggio 2012