Tedde: “Calo passeggeri ad Alghero scuota Giunta da sonno profondo”

Nuovo duro attacco del consigliere regionale di Forza Italia nei confronti della Giunta Pigliaru e di Bruno

“L’Aprile nero dell’aeroporto di Alghero svegli dal sonno profondo la dormiente giunta regionale”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna. “Rispetto allo stesso mese del 2014 – evidenzia l’ex sindaco della città catalana- si registra un calo del 37% dei passeggeri e del 39% di aeromobili. Quando a Novembre chiedevamo a Bruno e Pigliaru di fiondarsi a Dublino per ricostruire un rapporto proficuo con Ryanair, come feci nel 2009 con l’allora presidente Cappellacci, risolvendo la crisi in 48 ore, era per evitare questa calamità economica per il Nord Sardegna. Da Ottobre 2009 i rapporti con Ryanair sono proseguiti con reciproca soddisfazione fino al novembre dello scorso anno. A Novembre dello scorso anno chi amministra la città definì quel viaggio “bizzarro” e “folkloristico”. In questi giorni, dopo un colpevole ed inaccettabile ritardo, il sindaco s’è svegliato e in modo scomposto cerca di allontanare da se le responsabilità di queste nefaste negligenze, attaccando Deiana dopo averlo sostenuto per lunghissimi mesi. Lo stesso Deiana che, con improbabile caduta di stile, minaccia di chiedere l’intervento della Corte dei Conti per le inutili gite a Roma e a Dublino di Bruno e Sanna. Insomma, nel PD regionale siamo all’apoteosi della confusione irresponsabile. Ovviamente l’amministrazione di Alghero si guarda bene dal chiedere conto a Pigliaru, che è il vero responsabile di questo sfascio, della sua chiara incapacità di capire e affrontare il problema. La determinazione ed il coraggio di amministrare e di scontrarsi con i “poteri forti” per difendere i propri amministrati non si compra al mercato. L’economia del territorio, nel frattempo, boccheggia e si prepara ad affrontare un’estate difficilissima. Con tutto quel sistema economico radicato e fitto che offre servizi ai passeggeri Ryanair che è vicino al crollo. Centinaia di famiglie e tantissimi lavoratori che perderanno posti di lavoro o, quantomeno, una quota importantissima del proprio reddito, sanno a chi presentare il conto. Chi non ha il coraggio di prendere decisioni, di anteporre la comunità al partito, di affrontare i problemi anziché eluderli, – ha concluso Tedde- deve andare a casa”.

18 Maggio 2016