“Solo silenzi e rinvii per le richieste di Alguer Rugby”

Alessandro Pesapane, Presidente ASD Alguer Rugby, interviene ancora una vola sulla situazione della società.

“Sono trascorsi oltre due mesi dal nostro primo appello pubblico del 15 aprile. Non si trattava di una protesta, ma di una richiesta semplice e legittima: avere la possibilità di allenare i nostri ragazzi in sicurezza e dignità nel campo da rugby di Maria Pia. In questi mesi, purtroppo, nulla è cambiato e nessuna risposta formale è mai arrivata. Solo silenzi, rinvii e promesse disattese. Una situazione che lascia sconcertati, soprattutto considerando la semplicità della nostra richiesta: un campo dove poter svolgere con dignità e sicurezza l’attività sportiva con i nostri ragazzi.” Così Alessandro Pesapane, Presidente ASD Alguer Rugby, sulla situazione della società.

“Abbiamo visto l’Amministrazione rispondere con comunicazioni generiche, senza mai entrare nel merito del problema reale: ad Alghero oggi esistono due società di rugby, ma solo una ha accesso al campo di Maria Pia. L’altra, la nostra, è costretta ad allenare i propri atleti in condizioni non adeguate. Ci è stato detto che tutto deve avvenire secondo le regole. Lo condividiamo, anche perché il nostro sport – come tutti gli altri – si gioca rispettando le regole. Ed è proprio per questo che chiediamo trasparenza, rispetto e regole chiare per tutti. Infatti, se è vero che per l’uso delle strutture comunali serve sia tutto in regola, siamo sicuri che oggi chi utilizza il campo di Maria Pia lo stia facendo con una concessione regolare, pagando il canone previsto e attenendosi alle direttive sull’uso di tutte le strutture presenti? E ancora: che fine ha fatto l’impegno assunto dall’Amministrazione di fare chiarezza e rimettere ordine nella gestione delle strutture sportive comunali?”

“Nel frattempo, – prosegue Pesapane – anche alcuni gruppi politici hanno iniziato a occuparsi dell’argomento, sia con richieste pubbliche affidate agli organi di stampa, sia attraverso un’interrogazione specifica presentata e protocollata da un consigliere comunale il 6 maggio scorso, che è ancora senza risposta nonostante siano abbondantemente decorsi i termini previsti dal regolamento. A tutto questo si aggiunge una segnalazione, rimasta anch’essa inevasa, durante lo scorso consiglio comunale del 30 giugno. Possiamo davvero parlare di rispetto delle norme? Anche questo silenzio pesa”.

“Sia chiaro, non è una battaglia politica e non vogliamo che lo diventi. E sebbene non intendiamo cadere nella polemica né alimentare tensioni, non possiamo fare a meno di chiederci se dietro il perdurare di questa situazione non vi siano anche valutazioni di natura diversa. Noi ci auguriamo sinceramente che non ci siano interessi o volontà – anche solo implicite – che mirano a far trascorrere altro tempo, lasciando l’Alguer Rugby ancora una volta ai margini. Perché lo sport deve unire, non dividere. Tanto che abbiamo più volte cercato un’intesa condivisa, purtroppo senza risultato. Qualcuno se ne vorrà assumere le responsabilità? Concludo con la richiesta di una risposta chiara, trasparente e in tempi brevi da parte del Sindaco. L’Amministrazione ha il dovere di rispondere alle esigenze delle famiglie, dei giovani, degli atleti e dei cittadini che chiedono solo di poter fare sport in modo sano, sicuro e alla pari, nel campo da Rugby di Maria Pia” – conclude il presidente della ASD Alguer Rugby.

8 Luglio 2025