Sassari domina la gabbia: al Colosseum XI è triplete contro la Puglia

Serata da record alla Palestra Bad Boys: tre vittorie su tre per i lottatori sardi e cinture difese nel segno del grande spettacolo delle MMA.

Adrenalina, tecnica e un dominio schiacciante dei padroni di casa. L’undicesima edizione di “Colosseum – MMA in the Cage” trasforma la palestra Bad Boys nell’epicentro delle arti marziali miste sarde, regalando una serata di combattimenti intensi culminata con la conferma di un titolo e la conquista di una nuova cintura. Il bilancio della sfida interregionale parla chiaro: tre vittorie su tre per i guerrieri isolani contro il team pugliese.

Il pubblico sassarese è esploso per il main event della serata, che ha visto Samuele Arca confermarsi re della categoria 61 kg. L’atleta di casa ha impiegato poco più di un minuto per sbarazzarsi dello sfidante barese Moreno Gigli. Dopo aver scosso l’avversario con un potente overhand, Arca ha portato il match al suolo, chiudendo la contesa con un feroce ground and pound dalla posizione di monta che non ha lasciato scampo a Gigli.

Serata memorabile anche per Gabriele Doro, capace di conquistare la cintura dilettanti 76 kg al suo debutto assoluto in gabbia. Doro ha gestito con maturità l’incontro contro l’esperto Antonio D’Addario, convincendo i giudici grazie a una prestazione solida che gli è valsa una vittoria per decisione unanime. A completare il quadro dei successi nei match di cartello è stato Mauro Chironi, autore di una prova di forza contro Alessio Benito, risolta in appena 40 secondi con un KO tecnico fulminante.

Prima dei big, lo spazio è stato dedicato ai talenti emergenti dell’Under Card Ludus Magnum. Tra le giovani promesse si sono distinti Luca Massaro, vittorioso ai punti su Gabriele Cadelano, e Davide Renda. Nota di merito per Lorenzo Seu, che nonostante la sconfitta al debutto ha mostrato carattere e margini di crescita.

Visibilmente soddisfatto Gianmario Mereu, anima del Colosseum e tecnico della Bad Boys: «Il futuro delle MMA sarde è già qui. Oltre ai campioni affermati, la gioia più grande arriva dai piccoli del Jiu Jitsu, come Lidia Fadda: a soli 8 anni ha lottato come una leonessa vincendo semifinale e finale. Vedere crescere uomini e atleti, prima ancora che campioni, è il nostro successo più grande. Il verdetto della gabbia è stato netto: tre vittorie su tre contro la Puglia, la Sardegna delle MMA parla la lingua dei Bad Boys».

29 Dicembre 2025