Sanità, Tedde ad Arru: «Nomine direttori illegittime. Assessore rilegga la “sua” legge»

«Conoscendo la competenza dell’Assessore Arru son certo che se avesse letto la norma regionale che disciplina la nomina dei facenti funzioni le cariche di direttore amministrativo e sanitario delle Aziende non avrebbe firmato il comunicato stampa scritto dal suo incauto ghost writer». Così Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia replica alle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità.

«La norma è chiara e non richiede sforzi interpretativi, ma forse Arru non la conosce perché è frutto di un emendamento che in aula ha modificato la sua legge che puntava a far occupare alla maggioranza le poltrone delle aziende. Oggi la legge prescrive, in aderenza ai principi di riduzione della spesa pubblica, che nel periodo di commissariamento delle aziende i Commissari sono coadiuvati da due dirigenti delle aziende commissariate che svolgono le funzioni di Direttore Sanitario e Amministrativo fino alla scadenza del Commissario Straordinario. Ergo, il Commissario Straordinario avrebbe dovuto individuare due Dirigenti dell’AOU in possesso dei requisiti di legge e non affidare incarichi a soggetti esterni e, comunque, non era legittimato a stipulare contratti di diritto privato. Tant’è che la medesima norma attribuisce al Commissario Straordinario i poteri e il compenso del Direttore Generale, mentre, per converso, per i due Dirigenti facenti le funzioni di Direttore Amministrativo e Sanitario non prevede compensi ma si limita a prescrivere che debbono avere i requisiti di legge. Sarebbe opportuno che l’Assessore smettesse di difendere le sue tesi amene attaccando la precedente amministrazione regionale e lavorasse seriamente per dare un futuro alla sanità sarda. Nel frattempo rimango in attesa che le due delibere di nomina dei due direttori vengano lette attentamente dall’Assessore. Anche al fine di evitarne la lettura – ha concluso Tedde- della magistratura contabile».